Noto che il ragazzo più alto e forse il più tenebroso, inizia ad avvicinarsi pericolosamente a me fino a quando...
Il ragazzo dai capelli corvini si mette fra me e il suo amico.
<Edward, non mi sembra il modo e né il momento adatto per accanirti su questa ragazza non ti pare?!> gli dice il ragazzo dagli occhi verdi.
<Ah Stefan dimmi una cosa... Secondo te questa umana, quanto esiterà a dire al mondo intero che noi non lo siamo?! Io credo niente> gli risponde il presunto Edward con gli occhi azzurri spalancati per la rabbia.
<Ah certo perché uccidendola non attireremo l'attenzione> gli dice Stefan roteando gli occhi, sapendo già che il ragazzo di fronte, gli dava ragione anche se non voleva ammetterlo.
<Allora che si fa?> gli chiede Edward sbuffando e sedendosi per terra con aria da bambino delle elementari.
<Ah e lo chiedi a me?> gli dice Stefan sedendosi pure lui a terra imitando il suo compare.
Io li guardo non sapendo se ridere o imitarli, perché tanto a provare a scappare sarebbe inutile visto che loro sono più agili di una comune mortale.
<Ragazzina, prova a guardare all'interno del tuo animo>
<Non capisco cosa vuoi dire. Come devo fare? E tu chi sei?> domando senza sapere a chi e cosa devo fare.
<Edward l'hai sentita?> gli domanda Stefan con gli occhi spalancati per la gioia(?) .
L'altro senza rispondere, troppo impegnato a guardarmi, annuisce con il capo e mi si avvicina con passo lento, forse troppo.
<Voglio provare a fare una cosa... Ragazzina ora io cercherò di ucciderti e se è come credo i tuoi occhi diventeranno dorati e mi spazzeranno via da te, sennò...> mi dice Edward con sorriso sghembo, mentre Stefan lo guarda con gli occhi spalancati, come sto facendo io.
<Beh?! Se deve morire, morirà. Tanto un giorno morirà comunque, che sia adesso o più avanti cosa importa?> dice il ragazzo dagli occhi celesti con aria furbetta e il sorrisino da finto angioletto.
Edward senza dire piú nulla, si avvicina a me e cerca di staccarmi la testa con una sola mossa, ma distinto, chiudo gli occhi e con una forza sovrumana lo allontano da me, facendolo scontrare con il muro della stazione della metropolitana.
<Come volevasi dimostrare... Tu sei un angelo caduto> dice Edward, alzandosi da terra ansimando per la botta ricevuta.
<Un che?!> gli domando sconvolta, avvicinandomi a lui per vedere le sue condizioni.
<Un Angelo caduto,si indica un angelo decaduto dal suo stato di grazia e per questo motivo allontanato dal Paradiso>[To be continued...]
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Ti voglio credere
RomanceIl 31 ottobre, il giorno di Halloween, un giorno come tanti o forse no? Beatrice, dopo essere stata delusa dal punto di vista sentimentale, ha deciso di uscire e andare ad una festa a Piazza di Spagna, Roma. Ma se lei avesse visto qualcosa che n...