Capitolo 1

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ore 7:00-in una casa nella periferia di Boston
-ALEX NON FARLO!PERCHÈ PORRE FINE A UNA VITA?PERCHÈ?!-
Mi sveglio ancora una volta ansimante,non riesco ancora a elaborare gli spettri del passato che la mia mente ancora ricorda,dannazione!Ho fatto di tutto per dimenticarli,ormai sono cresciuta e ho cambiato mentalità,non posso permettermi questo. Cerco di riprendere la ragione lavandomi il viso con acqua fredda e mi prendo un po' di tempo per guardarmi allo specchio:i miei fluenti capelli castano chiaro sembrano abbastanza pietosi oggi,gli occhi grigio-azzurri sono l'unica parte di me che ritengo bella e le labbra che in questo momento sono un pó screpolate di certo non mi rendono più attraente,insomma un disastro.Inizio a prepararmi per andare a lavoro,o meglio,quello che dovrebbe essere il mio futuro lavoro,infatti faccio la stagista in una casa editrice è il mio obiettivo finale è diventare una forte donna in carriera.Condizionata da questo spirito intraprendente scelgo i vestiti da mettere:un morbido cardigan,una camicia e dei pantaloni beige,il classico abbigliamento da "brava ragazza"...se solo sapessero cosa facevo in passato.Mi presento a lavoro in perfetto orario,ho sempre adorato quella struttura,una delle più moderne della città tra l'altro.Ho anche dei colleghi che ritengo perfetti,sempre rispettosi di me e delle mie scelte.La mia vita sembra che vada a meraviglia e non potrei chiedere di meglio.
ore 12:30-bar
Ughh...finalmente è ora di pranzo!Per oggi faccio uno strappo alla regola e piuttosto che il solito pranzetto dietetico mi precipito in pizzeria.Sono sempre stata una persona molto solitaria,ma oggi nonostante fossi sola avevo il presentimento di un altra presenza nei paraggi,mi sentivo osservata,però non la vedevo come una minaccia, piuttosto come un'insolita "compagnia".Nonostante questo continuo a ignorare il mio stupido sesto senso e ritorno a casa.Mentre guido inizio a pensare a molte cose,a cosa potevo migliorare in me,ma persa nei miei pensieri vado a sbattere violentemente contro un palo,e la mia nuova macchina si accartoccia sul davanti neanche fosse fatta di carta. Chiamo i soccorsi che arrivarono dopo tempo e mentre mi incammino a piedi imprecando contro questa orribile giornata,sento cadere qualche gocciolina e nel giro di un'ora inizia a diluviare. Torno a casa praticamente zuppa maledicendo ancora una volta quel qualcuno lassù che si diverte a infastidirmi.
ore 21:00-casa
Oramai è già sera e decido di ordinare del sushi,visto che era tanto che non lo mangiavo.
Mi stendo sul divano distrutta e accendo un pó di televisione per liberare la mente,forse iniziare 'Orange is the new black' non è una pessima idea,ne parlano tutti in bene.Ho ancora la sensazione di essere osservata,ma tutto viene superato dalla fame e dal sushi che il tizio delle consegne ha appena portato.Da come mi ha guardato deduco che non ho un'ottima cera e quindi dó un occhiata allo specchio...e in effetti sono davvero orribile:rinchiusa nel mio enorme pigiama,con
un nido al posto dei capelli,gli occhi infossati e la carnagione pallidissima,un cadavere ambulante praticamente.Vivo in questa casa da moltissimo tempo,prima ci abitavo con i miei genitori,ma adesso che non ci sono più sono sola,già-i miei genitori...- sussurro, -MI HANNO SEMPRE ODIATA!- con un urlo feci cadere il piatto con il sushi a terra,non mi sono mai pentita di averli fatti fuori.All'improvviso la mia vista si annebbia è il cuore inizia a battere così forte che sembra esplodere,per la
mente mi passano troppi pensieri,troppi orribili ricordi che so di non riuscire a sopportare,rivivendo le stesse strazianti emozioni degli orrori che compievo in passato. Vado in cucina barcollando e con uno sforzo sovrumano apro il cassetto,prendo la prima arma che vedo,un coltello da burro andrà più che bene.Corro in bagno e vomito qualsiasi cosa avessi nello stomaco,distrutta e dolorante mi rialzo,mi posiziono davanti a quel fottuto nemico che è lo specchio e urlando con tutto il dolore che ho in corpo affondo il coltello nel palmo della mano,lo lancio a terra e tiro un pugno allo specchio talmente forte che si frantuma in mille pezzi,molti dei quali si conficcano nel braccio,mi accascio a terra straziata tra il sangue e le mie lacrime.Infine,prima di socchiudere gli occhi scorgo una figura pallida e imponente alla finestra.

*spazio autrice*
Holaa todos!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non risulti troppo monotono,credo che aggiornerò una/due volte a settimana e cercherò di intricare sempre di più la trama. :3

//BlackElija

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