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"Ti dico di no" me ne vado prima che possa ribattere e sono sicura che ha borbottato qualcosa tipo "Come vuoi..".
Quando sono già a qualche metro distanza sento una portiera sbattere e l'auto del ragazzo mi passa accanto.
Per tutto il tragitto non sono stata disturbata da nessuno e la cosa mi solleva parecchio, il cielo è di un azzurro scuro ma non troppo opaco;le nuvole chiare si muovono rapidamente nonostante non ci sia molto vento.
 

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I lampioni bassi illuminano il breve sentiero del giardino di casa mia fino al portone d'entrata fatto in legno. Poco prima di entrare sento papà e penso subito che parla al telefono ma poi si sentono altre due voci di uomini e decido di entrare.Aperto il portone la luce del salotto mi acceca leggermente e mio padre si gira verso di me sorridendo "Ciao Bree" "Ciao papà, buonasera" saluto anche i due uomini seduti di fronte alla poltrona di mio padre. Sono vestiti in camicia e jeans e deduco dal loro aspetto che hanno più o meno la stessa età.Solo dopo noto che davanti al camino ci sono due ragazzi e una ragazza che stanno ovviamente sui cellulari.Non ho mai capito perché i ragazzi d'oggi non hanno altri interessi tranne quello di stare sui telefoni.
"Bree,loro sono due nuovi colleghi di lavoro :i sign. Smith e Hart" stringo la mano ai due "È un piacere conoscervi,io mi chiamo Bree."  i ragazzi nel frattempo si sono alzati e mio padre me li presenta "Loro sono i figli:Alexander e Asia Smith e Jackson Hart"
"Si ciao " rispondo distrattamente guardando il ragazzo di nome Alexander. In un primo momento mi sembra sconosciuto ma subito dopo lo riconosco come il ragazzo che si è offerto di darmi un passaggio.
Mio padre interrompe i miei pensieri "Puoi farci dei caffè per favore? E offri anche qualcosa ai ragazzi,poi magari gli fai vedere la tua stanza?"
Ho capito,papà vuole farmi avere degli amici nonostante io gli abbia detto chiaro e tondo che ce li ho già. "Certo seguitemi" cammino verso l'isola della cucina senza girarmi per vedere se mi seguono o no.Però prima mio padre mi blocca un braccio e allora io annuisco per fargli capire che va tutto bene.Una volta arrivati inizio a preparare i caffè "Volete qualcosa?Ci sono delle bibite o qualche dolce oppure dei salatini." Sono girata di spalle e la risposta arriva due min. dopo dalla ragazza. "Ci vanno bene anche tre bicchiere di coca cola,ehm se ci sono." "Loro non hanno la bocca per parlare?Se si allora falli parlare." Penso che non si aspettavano la mia risposta infatti nessuno proferisce parola.Nel frattempo porto i caffè fumanti in salotto e gli adulti mi ringraziano.Poi torno in cucina "Accomodatevi e ditemi cosa vi va di mangiare " li fisso per un secondo finquando sento una voce "Per me una sprite,per favore " dice Alexander marcando le ultime parole. "Perfetto" gli consegno quello che mi ha chiesto e così faccio con gli altri due.
Ormai sono le 19.16 quindi saliamo e gli mostro la mia stanza. "Wow, quante candele "  scatta subito Asia mentre Jackson si avvicina alla libreria. Alexander ha guardato i tre acchiappasogni attaccati sopra il letto e poi l'album di foto di me e della mia famiglia appoggiato sopra la scrivania bianca. La sera prima avevo lasciato le forbici,la colla a caldo e le fotografie sparse sulla superficie quindi mi sono mossa e ho buttato queste ultime nell'album per poi richiuderlo e posarlo nel cassetto.Faccio come niente fosse e inizio una discussione sulle candele profumate con Asia.Si aggiunge pure Jackson chiedendomi dei libri. Mi giro    "Hey posso chiamarti Alec vero? Il tuo nome è troppo lungo"
Lui annuisce e subito dopo sentiamo mio padre chiamarci per andare a tavola. "Caspita sono già le 8.10" dice Asia e quindi  scendiamo. La sala da pranzo è separata dal salotto da una specie di muro in legno intrecciato che fa intravedere il tavolo rotondo attraverso gli spazi.Tavolo rotondo  non per puro caso ma perché mio padre riteneva significativa la tavola rotonda . In poche parole tutte le persone sedute  sono uguali perché non c'è un capotavola.Non lo usiamo mai:di solito mangiamo insieme solo alla cena e usiamo il tavolo con le sedie scorrevoli nella cucina.Le uniche volte che quel tavolo é stato usato erano appunto le cene con i colleghi di mio padre.
È tutto pronto :il primo e il secondo sono serviti e i nostri padri seduti. Dopo 10min. che i grandi parlano di affari si ricordano dei loro figli quindi scattano con le domande.
"Bree comemai oggi sei tornata alle sei e mezza?"  chiede mio padre. "Oggi avevo il corso di fotografia. Hai anche firmato il foglio"  lui ovviamente va sulle difensive "Alla mia età può sfuggirti qualche cosa se non  l'hai fatta di recente"  sbuffo "È successo stamattina papà, stamattina!" A quel punto il tavolo scoppia a ridere e distrugge la tensione che c'era. "Fai qualche sport Bree? "  mi chiede il sign.Hart  "Si,faccio pattinaggio sul ghiaccio" a quel punto interviene Asia con un forte. Il resto della cena passa tranquilla,scopro che Alec è un bravissimo giocatore di basket e ha vinto diverse medaglie,Jackson è esperto in scacchi e Asia disegna. Con una scusa mi alzo da tavola ed esco in giardino.

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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.Ovviamente mi scuso per eventuali errori.
Un bacione
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Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 07, 2016 ⏰

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