CAPITOLO 2.

51 9 2
                                    

⚠️⚠️  ATTENZIONE⚠️⚠️

⚠️SCORRETE NELL'INDICE,  DOPO IL CAPITOLO 6 DI QUESTA STORIA TROVERETE IL PROLOGO, SE VOLETE LEGGERLO LEGGETE PRIMA DEI CAPITOLI PER UN PROBLEMA DI WATTPAD NON SONO RIUSCITA A METTERLO ALL'INIZIO, IN PRATICA MI SI È SPOSTATO. GRAZIE MILLE⚠️

POV'S MARGOT

Ora mai sono le 2:30 del mattino, non riesco a prendere sonno mi giro e rigiro nel letto ma nulla.

Guardo il soffitto sopra di me, bianco, vuoto come me negli ultimi anni, ma nonostante tutto resta in piedi, forse il contrario di me, ogni giorno mi sento sempre più sola, mi sto isolando dal mondo.

Voglio scappare, andarmene via in un altro paese e ricominciare da capo, senza che nessuno sappia del mio passato, ma nella vita non si può sempre scappare dagli errori, ma è l'unica cosa che so fare io.

Mi vergogno, mi vergogno di me stessa.

Appena chiudo gli occhi vedo il suo volto da angelo, il suo sorriso innocente e dall'altra parte vedo...vedo un mostro.

Quel mostro che è stato in grado di distruggere due vite e in più la sua, si è distrutto da solo.

Sto qui, in silenzio rannicchiata tra le coperte, quasi nascondendomi, come ho sempre fatto.

In strada si sentono le voci dei ragazzi che avranno appena finito una serata in discoteca, a dire dalle loro urla sono ubriachi.

Si sono fatte le tre. Fra tre ore devo essere a scuola.

Se continuo a questo passo non riuscirò neanche a tenere gli occhi aperti in classe.

Ho fame, ma allo stesso tempo ho la nausea.

Ho sonno, ma allo stesso tempo ho paura di addormentarmi, ho paura, paura del mio passato.

Quando non riesco a dormire e ho gli incubi vado sempre a dormire con mia zia, lei ora mai è diventata come il mio angelo custode che mi protegge, ma lei non è qui, è un medico e ha il turno di notte, questo accade molto spesso e io sono quasi sempre sola.

Qualcuno potrebbe giudicarmi dopo aver saputo questo, ma fidatevi nessuno sa cosa c'è dentro di me.

Mi alzo dal letto, mi dirigo in bagno e apro l'acqua della doccia, mi spoglio ed entro.

Solo l'acqua ha il potere di toccarmi e vedere il mio schifoso corpo.

Mi faccio talmente tanto schifo che ora mai non guardo più il mio corpo.

Non mi specchio e non guardò il mio corpo da quando sono bambina.

Esco indosso la biancheria pulita e metto solamente una felpa enorme.

Prendo il mio amato pacchetto di sigarette e mi dirigo sul balcone della camera.

Mi siedo sulla poltroncina metto le gambe sulla ringhiera e accendo la sigaretta.

Nonostante sia fine settembre non c'è poi così freddo.

Io amo il freddo.

Da qui si può vedere tutta la città che dorme, al contrario di me.

Le strade non sono trafficate.

Ti porto fino al cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora