Sparta: un nuovo inizio

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La piana Messenica era molto ampia.

Le sue spighe di grano d'orate erano la casa perfetta per il vento di mare che andava ad adagiarsi su di esse e sulla terra rada.

Non c'erano molti alberi e quelli presenti erano scordinati nell'ondeggiare ed erano molto radi come frequenza.

Il giorno sembrava la sera: la piana regalava, riflettendo la luce, un colorito d'oro facendo credere che anche il cielo, invece di essere celeste come gli occhi di della principessa Gorgo, sembrava risplendere di quella luce magica.

Una terra così doveva essere proprio destinata a essere la dimora di molti futuri eroi.

Come detto ora ivi sorgeva Sparta, casa splendente del forte Leonida che nel mentre si stava allenando col mirabile padre alla lotta.

Al tempo era molto giovane ma si difendeva bene il futuro re con il vigoroso padre, veterano di vita e vecchio di guerra.

Leonida si rialzava sempre col sangue agli zigomi, occhi neri ma tentava sempre di battere il padre, mirabile obbiettivo di vita, ma aveva già da molto tempo confermato la sua successione sicura al trono.

''Padre, quando riuscirò a batterti? Quando sarà il momento dell'iniziazione?''

Queste erano le domandi più frequenti che poneva al padre e tutti sudati si abbracciavano e il padre faceva capire a costui che il momento sarebbe giunto presto. Molto presto.

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