"Kylie, mi presti le tue scarpe nere?" Chiedo a quella che definisco la mia migliore amica.
"Le mie scarpe nere? Perchè?"
"Per indossarle?"
"E dove hai intenzione di andare?"
"Alla festa in cui mi ci stai trasportando contro voglia, forse? No, ma dico Forse."
"Tesoro, se stai parlando dello stesso party esclusivo di cui sto parlando anch'io, quelle scarpe ti serviranno ben poco."
"E come mai, di Grazia?"
"Diamine, Ciara." Dice, sbuffando, in tono esasperato. "Stai per andare alla festa dell'anno, non alla Cresima di tua cugina. Con quelle decolette nere, al massimo, ci vai in Chiesa, non al Red Show."
"Allora cosa dovrei mettermi?" Le chiedo, gettandomi sul letto, sfinita, come se avessi sollevato un elefante per un intero pomeriggio.
"Voilá! Queste!"
Cos'ho appena visto? Quelli sono trampoli, non scarpe.
"Tu mi odi? Con quelle scarpe non riusciró neanche a rimanere in piedi."
"Sei sempre la solita ignorante nel campo della moda. Vedi?" Mi dice, indicandomi quelle che io definirei un pezzo di legno rivestito di una particolare stoffa ed attaccato sotto una scarpa. "Questo si chiama plateau." -il pezzo di legno ha acquistato un nome-"Non è altro che una specie di suola molto alta, ma il tacco è ancor più basso di quello delle scarpe nere. Provale, sù."
Dopo averle provate, non posso far altro che darle ragione. Sono davvero comodissime e, in piú, il mio metro e cinquantasei è diventato un metro e sessantaquattro.
"Perfetto! Io sono pronta! Inizio a chiamare Nicholas?" Urla Kylie dalla mia camera.
"Ah-Ah." Le rispondo con questo piccolo cenno, essendo intenta ad applicarmi il rossetto. È il Candy K della collezione di Kylie Jenner. Kylie lo ha ordinato non perchè le piacesse particolarmente, anzi, lei odia i rossetti- preferisce un trucco piú forte sugli occhi-, ma perchè la linea della KylieCosmetics prendeva il suo nome.
Sua madre, Elizabeth, è la donna piú in fissa con le sorelle Jenner e Kardashian che io conosca. Il suo obbiettivo è far diventare Kylie proprio come la bellissima Kylie Jenner e devo amettere che è proprio a buon punto.
"Ma a che punto sei?" Mi chiede, dopo la telefonata, entrando in bagno. "Oh No, devi ancora metterti le lenti a contatto?"
Purtroppo, soffro di una leggera miopia, quindi, per evitare gli occhiali, sono costretta a mettere le lenti.
"Anzichè lamentarti, valle a prendere. Sono nel secondo ripiano del cassetto a sinistra." Le dico, mentre lei si dirige verso il mobiletto. "Ah, prendi quelle castane. Non voglio avere gli occhi verdi o azzurri stasera."
"Mi spiace per te, ma la fata turchina" -ovvero lei- "puó darti la vista solo a patto che tu sia disposta ad avere gli occhi azzurri stasera." Dice in modo mistico, porgendomi le lenti che stasera mi faranno dimenticare i miei occhi castani.
"E va bene." Sbuffo, in risposta. "Ma domattina andiamo a comprarle."
Non faccio in tempo a finire la frase e vengo interrotta da "Roller Coaster" di Justin Bieber-ovvero la suoneria di Kylie-.
"Ah, va bene!" La sento farfugliare. Credo sia Nicholas al telefono.
"Muoviti. Prendi la borsa e andiamo." Mi ordina. "Nicholas è già giù."
"Ma devo ancora mettermi le lenti!" Ribatto.
"Te le metterai in macchina." Dice, trascinandomi fuori dalla porta.
Scendiamo le scale in modo molto caotico e, con lo stesso sistema, arriviamo in macchina. Dopo non appena dieci minuti siamo già arrivati alla festa.
Ci dirigiamo verso l'entrata principale e la prima cosa che si nota è il caos, infatti mi sono già persa. Non trovo più nè Nicholas nè Kylie, quindi mi dirigo verso il bancone del bar. È molto centrale nella stanza, perciò passeranno sicuramente da qui. Nell'attesa, decido di ordinare qualcosa, ma sul listino delle bevande noto subito che è tutto alcolico. Io odio l'alcol e qualsiasi altra cosa che, anche in una minima parte, possa distogliermi dalla realtà e farmi acquisire atteggiamenti che mai mostrerei agli altri. Scopro che vendono anche Coca Cola e, nonostante non mi piaccia bere bibite gasate, mi accontento e, per questa sera, cedo.
In lontananza intravedo Kylie e Steven, suo fratello maggiore, quindi mi dirigo verso di loro.
Scendendo dal tavolo, inciampo nella gamba dello sgabello e cado, accidentalmente, sul dorso di un ragazzo, rovesciando tutta la mia bibita sulla sua camicia.
"Oh mio Dio, scusami. Non volevo, sono così maldestra."
"Merda." Dice il ragazzo con la camicia bianca completamente macchiata dalla mia bevanda.
"Scusami, davvero. Non l'ho fatto apposta. Sono inciampata e... beh, c'eri tu davanti."
"Fanculo." Dice, correndo verso la l'uscita.
"Ciara." Mi chiama Kylie con aria di rimprovero, mentre Steven e Nicholas ridono a crepapelle.
"Che c'è?" Le rispondo, anch'io ridendo.
"Quello è Ryan."
"Quindi?"
"Ryan Stone."
"Ryan Stone?" Le chiedo, esterrefatta.
"Eh già piccoletta." Mi risponde in modo ironico Steven, con una pacca sulla spalla.
"Devo andare subito a scusarmi con lui."
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Magia Incompresa
RomanceCiara Jones é l'esempio della ragazza modello. Il perfetto equilibrio fra lo studio e il divertimento: il dovere e il piacere. Tutto nella sua vita è sempre stato sensazionale per parenti e amici, e, ovviamente, anche per lei. Tutto tranne le sue st...