So we can do it all over again || Niall Horan

Capitolo 8

Ore: 7:38

Fottuta sveglia.

Per l'ennesima volta mi son dimenticata di disattivarla. Tasto da tutte le parti cercando si spegnere quel maledetto aggeggio che dopo una decina di secondi sembrati secoli cessò di suonare.Dopo un risveglio così brusco, non avendo più sonno decisi di svegliarmi, ma con mio gran piacere inciampai sulle mie pantofole a forma di giraffa.

"sfigata". fottuta coscienza.

Neanche il tempo di scendere dal letto che sentì una porta sbattere. Mentirei se vi dicessi che non mi sono spaventata.

Con grande amarezza decisi di lasciare il mio amato letto e mi diressi verso il bagno. Possibile essere svegli già alle 7.45 di mattina in vacanza? pazzesco. Decisi di farmi una doccia tiepida, dato che non faceva ancora così caldo da farsi una doccia gelata. Pensai a tutto quello che mi stava succedendo, a quanto la mia vita stesse cambiando, a quanto volessi cambiare. Per la prima volta ero veramente convinta che quest' estate d'ora in poi sarei stata un'altra persona, una persona migliore che non si sarebbe più fatta mettere i piedi in testa da niente e nessuno.

Mentre mi asciugavo i capelli, decisi di accendere la radio e mettere su un po' di musica. Girando canali trovai la mia canzone: 'The monters' di Eminem ft. Rihanna. Dai in fin dei conti, apparte la caduta di merda, potevo dire che la giornata stava procedendo 'abbastanza' bene secondo i miei calcoli. Indossai dei pantaloncini a vita alta, un top bianco, una giacchetta nera e le mie amate converse. Ok ero pronta per uscire.

Feci un saluto generale ed uscì. Avevo deciso di andare a fare colazione in qualche bar in centro.

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Eran da dieci minuti belli e buoni che aspettavo che un fottuto cameriere venisse a servirmi, ma di loro non c'era nessuna traccia. Ma dove cazzo sono?

Stufa della sconveniente situazione mi avviai verso l'uscita quando sentì qualcuno urlare:

- aspetti signorina, mi scusi, la prego si sieda..-. disse con il respiro affannato. -non voglio farmi licenziare il primo giorno di lavoro per aver fatto perdere a loro una cliente -. finì.

Un po' titubante ritornai a sedermi rispondendo solamente con un 'ok' quasi forzato.

Diciamo che il ragazzo che avevo davanti non era niente male anzi..

- mi dica..- disse aspettando che gli dicessi il mio nome.

- Hope - risposi sorridendo.

- Hope.. - disse marcando il nome. - cosa vorrebbe ordinare? -. finì con un sorriso smagliante.

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Non avendo niente da fare andai in centro a fare dello sano shopping tra le varie boutique quando un vestito attiró la mia attenzione e lì si che vidi il vero paradiso. La mia coscienza faceva tripli salti mortali degni di una campionessa olimpica a ritmo di 'Paradise' dei Coldplay.

Entrai e senza pensarci due volte comprai il vestito. Essendosi fatto tardi ed essendo ora di pranzo decisi di rientrare a casa. Cercai le chiavi dentro la mia borsa e aprì la porta. Entrai e trovai Niall stravaccato sul divano in dormiveglia. Senza farmi vedere gli saltai addosso e lo riempii di bacini sulla guancia consapevole del fatto che lui odiasse questi tipi di smancerie e robe simili. Ah si, mi son dimenticata di dirvi che il nostro rapporto ultimamente è cambiato; cioè non pensate male non siamo fidanzati, diciamo solo che abbiamo trovato un accordo e quindi ora siamo come per dire 'fratelli' se così ci possiamo chiamare. Finito di mangiare ci stravaccammo sul divano e cominciammo a giocare alla play fino a sera.

Ore: 19.00

Lo so potrei sembrarvi pazza ma di solito alle sette di sera esco sempre per andare a correre. Mi rilassa, mi fa non pensare a nulla e mi fa scaricare tutte le tensioni accumulate durante la giornata. Siamo solo io, le mie cuffie e il mio iPod. Assorta nei miei pensieri non mi accorgo di essere andata a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.

- oddio mi scusi, non l'avevo vista, mi disp.. -. mi bloccai di colpo appena vidi davanti a me una figura famigliare.

- tranquilla non si preoccup.. oh ciao. Ti sei fatta male? Stai bene? Questa mattina bene o male non ho avuto l'occasione di presentarmi. Piacere sono Oliver -. e sorridendo calorosamente mi porse la sua mano per aiutarmi a tirarmi su.