Capitolo 2

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:"che strano..."- pensai perplessa stringendo nella mano destra quella colorata caramella.

La guardai meglio: era semplice, non aveva una marca ed era molto colorata. Mi sarebbe piaciuto restituirgliela, ma quei bei colori mi attiravano molto, e così decisi di tenermela.

Me la misi in tasca e continuai la mia strada verso la casa di Annah.
Camminavo a testa bassa. Non riuscivo a togliermi dalla testa quel ragazzo, i suoi occhi erano...particolari, non sapevo neanche spiegarmelo.

All'improvviso una voce mi risvegliò dai miei pensieri, una voce che conoscevo molto.
:"Elizabeeeeth!!!!"- diceva la voce.

Sentendomi chiamare,allora, alzai la testa e con mio gran stupore vidi Annah correre felice verso di me.
Quasi con le lacrime agli occhi mi misi a correre anche io, e urlai il suo nome.

Il risultato di quest'incontro fu uno scontro tra noi due ,seguito da un forte abbraccio.
Imbranate come eravamo, dalla felicità è dall'emozione, perdemmo l'equilibrio e cademmo a terra.
Sorridevamo entrambe. Ci alzammo da terra, leggermente doloranti.

:"Stavo venendo da te proprio in questo momento, non vedevo l'ora di vederti eee...mi sei mancata tanto!"- riuscii a dire con le mani legate alle sue.

Lei sorrise e disse:"Stavo venendo anche io da te e...mi mancavi tanto!"

Dopo di che incominciammo a parlare, ridere e scherzare. Mi raccontò anche che era andata via di casa per via di un litigio con i suoi genitori.

Annah:"Sai, molte volte non li sopporto proprio...vogliono sempre il meglio da me, io li accontento SEMPRE e,per una volta che non studio e mi metto a fare altro, si incazzano con me ricattandomi anche...mah"- disse in preda alla rabbia, poi continuò: "Scusami se parlo solo io, ora dimmi...da te come vanno le cose?"

Decisi di raccontarle del fatto dei ragazzi a casa mia e dello scherzo fatto da Nicholas.
Lei sorpresa non faceva altro che ridere, così  le diedi una leggera spinta con il gomito ridendo anche io.
Allora lei smise e si scusò.
Annah:"Sai, ero sempre stata convinta che Nico aveva una cotta per te, ma dopo questa!"- affermò lei.

Pensai un po' a quella frase: a me non era mai piaciuto Nico, solo che...gli ho sempre voluto un bene immenso, c'è sempre stato per me... ma io lo amavo veramente?
No, forse no. Dovevo essere più sicura di me stessa, questo si.

Insieme decidemmo di andare a prendere una pizza e di andare al cinema. Eravamo indecise sul film, ma alla fine decidemmo di vederci uno di quegli horror usciti da poco.

Finito il primo tempo Annah andò a prendere altri Pop corn, così io decisi di andare in bagno.
Entrate mi accorsi di essere sola. Il bagno era cupo, poco illuminato e quella poca luce illuminava a malapena uno sporchissimo specchio posizionato al centro del muro.

Mentre mi guardavo allo specchio, nella mia mente comparve la faccia di uno di quei demoni del film.
Un brivido mi attraversò la schiena e mi venne paura.
:"Elizabeth, calma...ti fai troppe seghe mentali, è solo un film"- cercai di rassicurarmi con queste parole.

Improvvisamente sentii una risatina, leggera leggera ma penetrante. Anche sadica, molto sadica.
Il mio povero cuoricino perse battiti per un qualche minuto, il mio corpo era immobilizzato.
Mi guardai allo specchio e mi sciacquai un po' il viso.

:" eh già, troppi pensieri...pure le voci sento ora"- e detto questo uscii dal bagno un po' più sicura di prima.
-
Appena arrivai, vidi Annah seduta sulla poltroncina rossa con in mano una confezione enorme di Pop corn e un sacchetto di caramelle colorate. A vederle, subito mi ricordai della caramella caduta al ragazzo di prima, ma non ci feci tanto caso a quel pensiero e mi diressi verso la mia migliore amica.
Lei mi fece l'occhiolino e disse:" mancano ancora due ore, di fame non moriremo di sicuro"- e indicò i beni comprati.
Mi misi a ridere e le fregai qualche caramella dal sacchetto.

In quel preciso momento la luce della sala si spense e il film poté proseguire.
Avevo un certo languorino alla pancia, così decisi di prendere altre caramelle dal sacchetto accanto ad Annah.
:"EHII!"- urlò lei guardandomi male. In sua risposta una serie di "ssshhh" si levarono nella sala. Lei si tappò la bocca imbarazzata e si fece piccola piccola dietro le poltrone.

Mi scappò una risatina e, con velocità, mi misi in bocca le caramelle. Fragola e panna...che delizia!
Guardai la mia amica sorridendo, mentre lei, naturalmente arrabbiata, nascondeva i dolciumi in borsa guardandomi sempre più male. Tra tutte le persone che conoscevo, lei , proprio lei, era la più golosa... e la più egoista.

Dopo il film io e lei ci dovemmo lasciare. Mi dispiaceva un casino lasciarla, ma non c'era altro da fare; infondo avevamo passato un bel pomeriggio insieme.
La abbracciai forte e la salutai con tutto il mio affetto.

Così, in mezzo alla strada , ci girammo e prendemmo la nostra via verso casa.
Mentre camminavo, però, mi sentii chiamare e , quando mi girai,vidi Annah venire verso di me. Mi si fermò davanti e si mise a rovistare qualcosa in borsa; dopodiché estrasse una busta che conteneva una decina di caramelle rimaste. Me la diede sorridendo e , non riuscendo a credere che fosse vero, la accettai.
Poi ci girammo di nuovo.

Mentre camminavo verso casa, misi la busta in borsa e pensai ad un modo per raccontare ai miei genitori dove fossi stata tutto il pomeriggio e dello scherzo di Nico.

Eh già...sarebbe stata un'impresa, ma del resto avrei potuto ricattare mia madre.
Guardai l'ora e corsi il prima possibile nella mia dimora.

-
?:"Non si ferma MAI quella...ppfff"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02, 2017 ⏰

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"La vuoi una caramella...?" -Laughing Jack Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora