Odio scrivere su fogli bianchi.
Mi limitano gli spazi, in quattro lati.
Non lo sopporto.
E se volessi scrivere sulla stessa riga, all'infinito?
Nessuno ha mai considerato un foglio bianco, come nemico.
Eppure é così ovvio, lui é lì, sempre pronto ad esaudire i nostri sogni proibiti.
I sogni ben nascosti, in un cassetto, nei remoti angoli, del subconscio.
Ci sfida. Fin quando riusciremo a tenere gli occhi, aperti, in piena notte?
E tu sei lì, che lo fissi apprezzando la tua stesura, lo osservi come se fosse la cosa più importante. Vitale.
Eppure, fino a poco prima, era solo un comunissimo foglio bianco.Ma é questo che lo rende differente, rimani catturato dall'inchiostro nero che scivola su di esso, mentre lentamente, le frasi prendono vita, in torno a te.
E non ti giudicano.
Non ti ignorano.
Non sussurrano falsità sul tuo conto.
Sono solo parole, che si materializzano in sogni. I tuoi. E questo, fa breccia dentro di te.Ti fa soffrire?
Essere consapevole che grazie ad un semplice foglio, i tuoi mormorii al vuoto, vengono rivelati.Ti senti spoglio?
Ora, chiunque leggerà quelle righe, scoprirà il tuo folle modo di pensare.Senti l'adrenalina, scorrere nella tua penna?
Hai realizzato un lavoro perfetto, ti pavoneggi per questo. Finalmente potrai dimostrare al mondo chi sei.Tu vuoi fare la differenza.
Ma non potrai farlo.
Perché non ti sei reso conto, che quel foglio bianco é la peggiore minaccia, che hai potuto incontrare.
É perché non ti sei accorto, che quel l'innocente mezzo di comunicazione, é fonte di potere. A volte malato.
Non tutti usano un foglio in modo pulito.
Tu? Tu come lo stai utilizzando? Sei sicuro che stai facendo la cosa giusta?Un foglio é in grado di distruggere il modo di pensare della gente, di stravolgere la vita di qualcuno.
Un potere decisamente enorme. Ecco perché ha quelle quattro rette.
Ti ricordano che c'è un limite a tutto. Anche al potere.Ma io non voglio arrendermi, ambisco al potere.
Ho scelto varie alternative.
Ho inciso le frasi sulla mia pelle, ma la gente si é sempre ritratta schifata, in preda al panico. Ho compreso di non poter esprimermi in quel modo appena in tempo, non mi andava di perderne altro.Le persone non capivano che, scritte sulla pelle, le frasi hanno molto più senso. Incise nel sangue.Perché siamo una società, governata da un violento mostro: il pregiudizio.
Ma sai, alla fine, ho trovato una soluzione ideale.
Ho deciso di dipingere le parole sull'orizzonte, nel cielo, nel mare, sugli scogli, ovunque mi fosse concesso.
Ho urlato alle onde di ascoltare la mia voce, ho supplicato il sole di riscaldarmi.
Ho domandato ad un albero di proteggermi.
Ho rivelato il mio nome alla pioggia, in modo che ne parlasse, durante la sua caduta.Mi hanno ascoltato, hanno notato la mia ambizione, hanno preferito che mi tagliassi le ali da sola.
Mentre aspettavo di spegnermi, scomparire, dissolvermi, accanto ad una semplice margherita bianca.Bianca.
Come lo era il foglio, ora macchiato d'inchiostro nero. Un'impronta della mia esistenza, della mia presenza, perché in questo mondo di fallimenti, ci voleva qualcosa di rivoluzionario.
Qualcosa come un foglio bianco, che la smettesse di ridere per le sue vittorie, ma che accettasse la sconfitta, sportivamente.
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Realtà astratte.
Non-FictionLa vita é fatta di verità, bugie e realtà astratte. Puoi rigirarle e rigirarle, come meglio credi. Ma alla fine, non puoi sempre e solo primeggiare. In questo libro, ci saranno piccole tracce di ribellione, per le aquile e le fenici, che non hanno...