My Angel

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Status: completa
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Anche quell'anno, Park Chanyeol si era arreso all'idea di dover trascorrere l'ennesimo capodanno in solitudine, finché qualcosa di imprevisto non accadde..
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One shot
ChanBaek
Accenni KaiSoo
Ratings: rosso

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31 dicembre, sera.

La sera in cui tutti dovrebbero darsi alla pazza gioia.

Tutti, eccetto Park Chanyeol: un ragazzo alto come un palo della luce, con due parabole al posto delle orecchie e i capelli rossi come una ciliegia matura.
Dotato di una vita sociale piuttosto attiva, tranne che durante le festività, essendo l'unico ancora single della sua compagnia.

Se ne stava spalmato sul divano, trangugiando pollo fritto e facendo zapping alla televisione, cercando un qualsiasi programma che non parlasse di allegre coppiette e che non gli ricordasse quanto facesse schifo stare a casa da soli la notte di capodanno, fallendo però miseramente, ad ogni cambio di canale.

Stava ormai per arrendersi all'idea di bersi una camomilla e provare a dormire, nonostante l'arrivo dell'anno nuovo quando, inaspettatamente, qualcuno bussò alla porta del suo appartamento.

"Kyungsoo, Jongin! Che ci fate qui? Non avevate una festa in maschera stasera?" chiese, dopo aver aperto la porta, cercando di nascondere le risate alla vista dell'amico più basso, palesemente contrariato dalla situazione, fasciato in degli strettissimi pantaloni di pelle nera, una camicia nera mezza sbottonata e delle converse, il tutto mitigato da una morbida coda e un paio di orecchiette da micino.

Il suo fidanzato, Jongin, era invece un allegro cagnolino, vestito di beige dalla testa ai piedi, i capelli ornati da un cerchietto dotato di soffici orecchie.

"siamo venuti a trovarti perché sapevamo che avresti passato il capodanno da solo, così abbiamo deciso di portarti alla festa con noi" esordì il cane
"ma io non ho un cost..."
"ecco a te!" lo interruppe l'amico porgendogli un sacchetto e incitandolo ad andare a cambiarsi.

Nel sacchetto Chanyeol trovò una camicia rossa, un paio di pantaloni, una cravatta e delle bretelle nere; per completare il tutto un paio di corna da diavolo.
Oh, così sarebbe stato un diavolo; chissà se avrebbe trovato il suo angioletto, quella sera.

Una volta pronto, raggiunse i suoi due amici
"eccolo, il terzo povero deficiente" commentò Kyungsoo, acido come solo lui sapeva essere quando Jongin lo costringeva a fare qualcosa a cui era contrario.

Purtroppo però, Chanyeol sapeva anche come Kyungsoo l'avrebbe fatta pagare al suo ragazzo, prima chiudendolo fuori dalla stanza, poi andandosene proprio nel bel mezzo di un rapporto, lasciando l'altro insoddisfatto.

"mi dici come fai a sopportarlo?" chiese il diavoletto a Jongin, curandosi di non essere udito dal micino
"te lo dico io, come faccio"
"ricevuto, mi sono bastate le vostre urla, quella settimana in hotel. Ecco perché da quel giorno mi rifiuto di venire in vacanza con voi."

Una volta davanti al luogo stabilito, Chanyeol chiese:
"che posto è questo?"
"un locale gay, mi sembra ovvio" fu la risposta datagli.

Quando entrarono, subito Chanyeol fu investito dall'ondata di caldo mista a decine di profumi differenti, per di più la musica altissima gli fece immediatamente girare la testa.

Si guardò intorno, alla ricerca dei suoi amici, ma si rese immediatamente conto di averli irrimediabilmente persi: solo Dio sapeva dove quei due si sarebbero appartati, quella volta.

Si avviò quindi verso il bancone e si sedette su uno degli alti sgabelli, ignorando le palesi avances del barista e limitandosi ad ordinare il primo drink che gli venne in mente.

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