Capitolo 6

24 5 5

di wwonderlust

di wwonderlust

Sento qualcuno toccarmi, apro gli occhi e mi accorgo di non essere in camera mia, ma sul divano. Ieri mi sono addormentata mentre guardavo la tv.
"Luca?" Dico ancora assonnata.
"Che ci fai sul divano?" Accende la tv e si accomoda affianco a me.
"Mi sono addormentata qui ieri sera" mi alzo e prendo il cellulare, sospiro sollevata quando leggo che è Domenica.
"Che ne dici di andare a fare un giro dopo colazione?" Mi chiede, io annuisco. Salgo in camera e vado in bagno, mi lavo, mi pettino i capelli e mi vesto velocemente.
Quando scendo trovo due ciotole di cereali sulla penisola.
"Generosi oggi eh?" ridacchio e mi siedo.
"Sono sempre così, sorellina" risponde facendomi la linguaccia.
Appena ho finito lascio la ciotola nel lavandino e mi alzo, prendendo il mio telefono che era attaccato al caricabatterie. Mi siedo sul divano e guardo un po di tv mentre si prepara. Faccio zapping sui canali, non c'è niente di carino da vedere. Guardo un po di programmi di cucina per passare il tempo, ma mi annoiano subito, così la spengo e vado davanti la stanza di Luca.
"Ti aspetto fuori" gli urlo.
"Va bene, ti raggiungo tra qualche minuto" mi risponde.
Esco fuori e nel frattempo decido di camminare verso il fiume vicino casa.
L'aria è pungente, sento il naso pizzicarmi.
Mi avvicino all'acqua e guardo il mio riflesso all'interno.
Riesco a vedere qualcuno con la coda dell'occhio. Sotto un albero esattamente a pochi centimetri da me è seduto un ragazzo che fuma, lo riconosco subito.. è Alberico.
"Fumare non fa bene, lo sai?" Dico sorridendo e guardando a terra.
"Mi fa sentire rilassato" risponde lui.
Fa un tiro e continua a parlare.
"Come va?"
"Bene, direi. A te?" Rispondo.
"Potrebbe andare meglio" spegne la sigaretta e la butta nel fiume. La guardo mentre l'acqua la trasporta con se.
Silenzio.
Inizio a sentirmi imbarazzata, ma mi piace avere una conversazione normale con lui dato che è sempre antipatico con me.
"Vi ho sentite parlare a te e Rebecca, quando eri venuta a casa il giorno dello sciopero" spezza il silenzio.
Mi giro a guardarlo e i nostri occhi si incontrano.
"Sia chiaro, non ti odio. Siamo solo partiti col piede sbagliato"