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Jimin per tutta la notte si chiese come avesse reagito Yoongi, se non ci avesse fatto minimamente caso, e l'avesse fumata come fosse una delle molteplici sigarette che al giorno divorava, o se non se ne fosse ancora accorto e giacesse morta nel pacchetto, o ancora se si fosse sorpreso e, in qualche modo, l'avesse apprezzato. La mattina dopo, maledì come sempre la sveglia che ogni dì lo obbligava ad alzarsi, ma fu meno crudele il risveglio, addolcito dalla curiosità e dell'allegria di poter riguardare il maggiore. Dopo nemmeno un'ora infatti, Jimin si precipitò verso l'armadietto del più grande, non volendo rinunciare più a concedergli quelle frasi così scontate, che trovava tanto sdolcinate quanto vere.
Come al solito, alla fine delle lezioni Yoongi andò a recuperare il pacchetto. Aspettò Namjoon seduto sul muretto, e si affrettò ad aprirlo. E come si aspettava, o meglio voleva aspettarsi, vi era un'altra frase su un'altra sigaretta. "Sei la persona più bella che abbia mai guardato senza mai stancarmi" "Se solo sapessi chi sei" sorrise Yoongi, per poi accenderla e colorare di un grigio sbiadito il suo respiro.
