Anakin seguiva il suo maestro Obi-Wan per i lunghi corridoi del palazzo dove aveva sede il consiglio dei Jedi, era stata assegnata loro una nuova missione. Avrebbero dovuto scoprire il mandante delle congiure ordite contro gli esponenti più in vista dell'opposizione, tra cui la fiamma del giovane, Padmé Amidala. Questa era stata la loro ultima missione, dovevano scortarla a Naboo, dove sarebbe stata al sicuro, ma la notte prima di partire qualcuno aveva introdotto dalla finestra della senatrice dei millepiedi dal veleno mortale. Ma erano riusciti a salvarla e inseguire il probabile mercenario, per poi avere un nome. Un solo e unico nome: Jango Fett.
Questa era la loro unica traccia assieme a un dardo avvelenato.
"Oggi stesso ci recheremo su Tatooine. - disse Obi-Wan - Dobbiamo capire qualcosa di più su questo dardo".
Vide il giovane sbuffare, lì, tra schiavi e affari, aveva passato parte della sua infanzia. Il maestro sapeva che per lui, un giovane avventato e non completamente maturo, sarebbe stata una grande prova.
"Odio Tatooine" ribattè secco Anakin.
"Metti da parte ciò che provi".
"Non perdi occasione per redarguirmi, maestro" parlò ironicamente, cominciando la solita discussione.
"Non ricominciare" gli chiese il meno giovane.
Scatenato il battibecco, i due continuarono a discutere fino a quando, presa una navicella, Anakin cominciò a guidare in modo spericolato, ottenendo dal maestro solamente imprecazioni su imprecazioni.
"Se non smetti di urlare, non torno a guidare normalmente! Ah, e sgombra la mente, usa la forza per bloccarmi!".
Il maestro avrebbe tanto voluto usare la forza, ma sapeva che non sarebbe servito a nulla, in più non poteva fare cose che andavano contro ciò che doveva insegnargli.
Tutto ad un tratto l'allievo mise nuovamente l'astronave in orizzontale.
"Di niente" concluse il più giovane ridendo.
"Atterra là" lo ignorò Obi-Wan, indicandogli un posto.
"Magari mi tocca andare dalla vespa gigante" borbottò Anakin.
"Perspicace! Andremo proprio lì!".Arrivati davanti al venditore i due uomini, cominciarono a parlare.
Per primo domandò Obi-Wan: "Abbiamo bisogno di un favore, dobbiamo sapere la fattura di questo dardo avvelenato".
Watto, così si chiamava, stava ancora scrutando il volto di Anakin, che gli sembrava familiare, ma quando lo riconobbe non fece in tempo a salutarlo, che egli fece eco alle parole del suo maestro, scoprendo la spada-laser.
"Nessun problema, nessun problema! Seguitemi" rispose affannato il mercante, facendo strada verso il retro.
L'ambiente era molto disordinato, c'erano attrezzi ovunque. Su uno scaffale poco più a sinistra dell'entrata, erano posti moltissimi fogli, probabilmente di affari e di conti; e sotto di esso su un piano di marmo erano appoggiati diversi oggetti preziosi.
Ad Anakin non sfuggì questo particolare, avendo vissuto in quel luogo, e fece cenno ad Obi-Wan, molto probabilmente era merce di scambio per una schiava. Sua madre era stata comprata così.
"Vedo che hai appena concluso un affare - parlò il maestro per occupare il tempo - Un ottimo affare".
"Oh quelli! - disse Watto - sono pezzi vecchi. Lì ho tirati fuori per un debito alle scommesse, altrimenti mi sbattono fuori".
"A quando risalgono?" domandò Anakin. Per quanto ne potevano sapere loro, la vendita di schiavi era stata colpita da numerose leggi, anche se continuata illegalmente.
"Circa a quando te ne andasti, Anakin. Ecco! - continuò Watto, interrompendo il discorso precedente - Il pezzo è di Quadir, è molto comune come modello, ma solo lui inietta questo tipo di veleno. Credo che adesso si trovi in una bancarella da quattro soldi poco più in là di quell'angolo. A proposito del discorso di prima".
Non riuscì a finire, poiché venne interrotto da Obi-Wan: "Grazie, ma dobbiamo proprio andare".
"Arrivederci" salutò Anakin.
"Tornate a pagarmi!!!" urlò Watto, senza guadagnare una risposta, mentre i due uscivano dal retro.
"Posso esservi utile?" domandò Quadir, un alieno dalla pelle blu, ai due Jedi.
"Vogliamo sapere a chi hai venduto questo dardo" domandò Obi-Wan.
Quadir sembrò pensarci un po' su e poi rispose: "Ho inviato uno stoccaggio di questi sul pianeta Geonosis, ad un certo Jango Fett. Un cacciatore di taglie, credo".
"Grazie" rispose Obi-Wan che gli lanciò un sacchetto di denaro.
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Legame Indissolubile
FanfictionDue vite si legheranno indissolubilmente, la fine di una determinerà l'inizio di una nuova era per l'altra. Solo al destino è dato sapere che cosa accadrà, a nessun altro è consentito.