2 gennaio 2017

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Pronti qua! Scusate ma non sapevo come iniziare questa pagina, comunque, erano le 7.00 la sveglia suonava non so per quale motivo ma va be, andai al frigo presi la bottiglia di latte e preparai il pentolino per cuocerlo.mentre si scaldava il latte mi misi a chattare con una che avevo conosciuto su insta dopo un po' sentivo odore di bruciato, era il latte; presi la moka e rovescai il caffè rimasto dentro nella tazza di latte. Finito di bere andai a cambiarmi, intanto si alzarono i miei e finito di vestirmi andai fuori. Alla vista di una birreria mi sono innamorato tirai fuori dalla tasca 5€ e presi una peroni bionda, per molti farà schifo bere la birra di mattina ma io non ci trovo niente di male. Mi sedetti a un tavolo, intanto vidi dei miei amici che entravano allora gli feci cenno di sedersi al tavolo con me, siccome io al posto dei compagni di scuola ho delle merde esitarono un attimo e poi si sederono. Mentre tutto insieme brindavamo entrò lei, e dai qui entrò per la prima volta nella mia vita Alessandra.
Sembrava un angelo, le sue linee del viso, la sagoma del suo corpo perfetto attraverso la gonna in velluto che permetteva di vedere il perizoma che indossava sotto, insomma: da orgasmo.
Era insieme a delle sue amiche, salutò i miei amici e in quel momento pensai :" cazzo ma perché non me l'hanno mai presentata??", da gentiluomo mi alzai e gli porsi la sedia, ne presi un altra che si trovava al tavolo affianco e mi sedei affianco a lei. Ero imbarazzatissimo non sapevo cosa dire per rompere il ghiaccio, allora gli chiesi :" cosa ci fa un angelo come te in un posto come questo?" buttandola sul ridere, mi fece :"niente, sono qua per fare un po' di festa prima di tornare a Torino". In quel momento pensai :" no cazzo, non posso perdermi una ragazza del genere."passò il tempo e si fece mezzogiorno lei aveva il treno alle 12.30 quando si alzò, io come un bambino gli chiesi :" mi puoi dare il tuo numero?" lei non esitò un attimo e me lo dettò. Tornai a casa, non ci misi niente ad arrivare, mi ricordo ancora che l'avevo salvata come "Alessandra Angelo" gli scrissi :" hei " pensando che che mi rispondesse. Dopo un minuto mi arrivò un messaggio :"chi sei?? Chi ti ha dato il mio numero??" gli scrissi :" sono io Francesco quello della birreria" era online, appena lo lesse mi arrivò questo:" ti prendo in giro scemo😂".
Mancavano 10 minuti alle 12.30 gli scrissi :" mi dispiace che vai via, mi sono sentito come una piuma quando parlavo con te" mi arrivò subito un "anch'io"; senza pensare a quello che facevo gli scrissi :" non andare via, ti prego, ti amo non so cosa fare senza di te" dopo aver visualizzato il messaggio mi arrivò una chiamata: era lei, ero indeciso se rispondere o se non farlo, presi coraggio e trascinai il simbolo verde del telefono. Ricordo ancora la sua voce perfetta :"scusa Francesco ma non posso mollare tutto e rimanere con te, cosa dico ai miei?" io senza neanche dirglielo presi la bici e cominciai a correre fino ad arrivare in stazione. La vidi che si stava alzando per entrare nel vagone, non riuscì a varcare la striscia gialla di sicurezza che era già stretta tra le mie braccia con le sue labbra tra le mie. Quel bacio durò circa 2 minuti che mi sembravano anni in seguito ci staccammo e gli sussurrai nell' orecchio :" ti amo, non durerei un minuto senza di te". La affianco c'era una sua amica che guardava la scena, stranamente riuscì ad intuire quello che avevo detto guardo Alessandra e disse:" rimani! Preferisco che ti trovi un ragazzo che rimani triste insieme a me." Dopo quelle parole Alessandra (ancora abbracciata a me) disse:" ok".
Mano nella mano, come nei film, la portai a casa mia, per non fargli fare fatica lo portata sul manubrio della mia Graziella. Arrivati a casa mi fece:" dove metto la mia roba?" io gli risposi :"dove ti trovi meglio, a me non fa differenza". Mi sedei sul divano e gli dissi :"che film vuoi vedere", lei entrò in salotto si adagiò sulle mie gambe e mi baciò. Gli infilai una mano nella schiena, la sua pelle era morbida più delle nuvole sentivi il calore che emanava il suo corpo, era da brivido. Senza rendercene conto ci addormentammo, erano le 6.30 e mi trovavo sudato con un angelo tra le braccia. Cercai di non svegliarla, presi la pentola e ci misi dell' acqua per la pasta, senza che me ne rendessi conto lei si svegliò e gli ricordai di chiamare i sui perché a quell'ora dovrebbe già essere a casa da un po', appena finì di chiamare mi disse che sarebbe rimasta lì un paio di giorni per poi ritornare, io ero al settimo cielo. Cominciammo a baciarci, soltanto che mentre ci fondevamo entrò in casa mia mamma che disse :" cosa sta succedendo?" io feci :" ti posso spiegare tutto" perché sarà un trauma per un genitore  trovarsi tuo figlio che si limona una mai vista prima sul tavolo da cucina.
Verso le 7.30 mangiammo tutti insieme e dopo cena ci chiudemmo in camera a parlare, mi ricordo che lei era nel bagno privato della mia camera e io ero sdraiato sul letto, ci stavamo parlando, soltanto che la nostra conversazione si concluse con l'entrata del suo bel fisco che lentamente si adagio su di me. Ci bocciamo e ci coccolammo per circa un ora, mi ricordo che gli avevo lasciato tanti di quei succhiotti sul collo che sembrava che avesse avuto la varicella. Dopo un po' che eravamo a letto ci addormentammo una nelle braccia dell' altro.

Solo vitaWhere stories live. Discover now