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Il tempo di una sigaretta.

Abbiamo solo il tempo di una sigaretta per salutarci e forse non rivederci mai più.

Mi ha chiamata, prima. Ha solo detto "Ci fumiamo una sigaretta insieme?"

Solo il tempo di una sigaretta.

Una delle cose più dannose al mondo che mi sta facendo fremere per la paura della sua imminente fine.

Arriva con la sua macchina nera davanti al mio portone; il cielo è scuro come il mio viso. Mi ricordo tutto quello che abbiamo passato: il dolore e le gioie.

Scende dalla macchina sempre bello come il sole,anzi no di più... Per me.

Non so cosa dire o fare. Ho paura. Sto tremando, ho i brividi ma anche se la temperatura è bassa, non è lei la causa del mio malessere. Non posso fallire anche questa volta. Io lo amo ancora.

Non ho paura di rimanere da sola. Ho paura di vivere senza di lui.

Accende la sigaretta, ho ancora tempo.

Il fumo esce da quelle labbra che amo baciare. Continua. Aspira e butta fuori la nuvola di fumo. Aspira e butta fuori.

A quel punto non ce la faccio più e inizio a parlare cercando di trattenere le lacrime che provano a tuffarsi dai miei occhi: "Perché? Ti chiedo solo questo, perchè? Appena chiudo gli occhi ti vedo, ti penso sempre ma tu no, vero? Tu adesso te ne vai come sta facendo la tua sigaretta. Il tempo stringe, manca poco e forse non ti rivedrò più ma mi ricorderò sempre di te; dei tuoi occhi che sorridono appena sveglio, la tua bocca che pronuncia il mio nome, mi ricorderò della parte più importante di me che sei tu"

Resta impassibile. Ho sempre ammirato come sa controllare le emozioni. Ma ora vorrei da gli un pugno e poi baciarlo per chiedergli scusa, di tutto.

Aspira e butta fuori.

Ancora.

La sigaretta ora è quasi finita e sento che le gambe cominciano a formicolare, le mani tremano e nonostante i giramenti di testa sono concentrata. Cerco di notare ogni dettaglio.

Mi guarda ma non parla, ho paura che con me non lo farà per molto ancora. Sembra tranquillo. Forse non lo conosco così bene come pensavo.

La speranza non svanisce però, è l'unica cosa che mi resta. Quella e la sigaretta quasi finita. La cenere ormai è vicina al filtro.

Continua a non parlare.

Aspira e butta fuori ma questa volta butta via anche la parte rimanente della sigaretta ormai consumata.
Il mozzicone cade a terra e il mio cuore salta un battito dentro al petto.

È finita
Non c'è più tempo ormai.

"Ciao" pronuncia flebilmente
Neanche una sillaba di più, ma tutto quello che non mi ha detto a parole lo esprime con l'abbraccio con cui mi circonda e dove finalmente mi sento in pace.

Adesso non so più cosa fare ma faccio quella più instintiva: lo bacio come non avevo mai fatto. Amore e tristezza si mischiano insieme.

"Ciao" gli rispondo allontanandomi. Inizio a camminare indietreggiando senza staccare lo sguardo da lui. Spero di non smettere di vedere nella mia mente il suo sorriso. O forse spero di dimenticarmi e smettere di soffrire.

Lui sale in macchina e io vado a casa un po più vuota di quando sono uscita. Molto più vuota di quando sono uscita.

C'è una lettera sul tavolo, non l' avevo notata prima.

La apro e mentre leggo le prime righe inizio a piangere. Ci metto un po con le lacrime che offuscano la mia vista.

L'ultima frase dice "Dove pensi che io vada senza di te, ti aspetto alla stazione... ti amo!" Magari ho letto male, mi sono distrtta perdendo un attimo il filo del discorso. Ma sposto lo sguardo e  vicino a quelle parole che mi rendono felice come poche volte sono stata, c' è una sigaretta intatta, capisco che quel tempo è trascorso, è svanito e non torna indietro, ma ora dobbiamo ricominciare.

Aspirare e buttare via la nuvola di fumo, creare con quel fumo forme diverse, disegnare il nostro futuro, senza prestare molta attenzione alla sigaretta che si consuma.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2019 ⏰

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