Hei...ciao.

32 2 2
                                    



Credimi, non ho idea del perchè lo stia facendo. Ci siamo detti di tutto e di più in questi mesi, e non so quanto sia necessario, ma io sono un matto e a detta di molti (professori compresi) sono uno scrittore niente male, quindi...ciao, sono il tuo ragazzo, e ho voglia di scrivere qualcosa su di te.

Ricordo sempre molto bene quello che riguarda te, ma comunque mi darò una leggera mano con il telefonino. Se qualcun'altro ha voglia di leggere, siete i benvenuti.

Sono un ragazzo semplice, non c'è tanto da dire su di me. Ho iniziato il liceo tempo fa, e sono in classe con una ragazza di nome G. (forse non sembra, ma questa ragazza ci sarà molto utile). Siamo buoni amici e parliamo spesso in classe, e uno dei nostri argomenti preferiti è SERIE TV.

Un bel giorno mi fa -Hei, mai visto American Horror Stories?

-Non so neanche cosa sia- le risposi.

Beh, sai come sono, a volte bisogna proprio pregarmi per farmi fare qualcosa, e G. ci mise molto a convincermi. Per fortuna, lo strazio non durò molto, e mi decisi a dargli uno sguardo.

-E va bene, va bene...guarderò la tua stupida serie tv.

Ora, non che non mi piacessero le serie tv, anzi, però tendevo ad evitare quelle horror. Era la sera il mio momento prediletto per guardarle e avevo sempre buio intorno. Beh...buio mischiato a serie tv sadiche e con la parola "horror" nel titolo...NON AVEVO PAURA. Ero solo...reticente, ecco.

Sta di fatto che un bel sabato sera carico il primo episodio, la prima stagione si intitola "The Murder House". -Va tutto bene- mi dissi. -magari è una serie dolce e tenera con piccoli coniglietti che saltellano in meravigliosi prati verdi.

Mi sbagliavo.

La serie non era esattamente dolce e tenera come avevo sperato. Risultato? Io che chiudo l'episodio e scappo a letto.

-Magari gli do un altro sguardo domani mattina, con tanta tanta luce e con tanta tanta gente intorno- dissi tra me e me.

La mattina seguente, una tranquilla domenica festiva, carico l'episodio e lo riguardo. Forse ero un po'troppo suggestionato perchè al secondo sguardo, beh, mi piacque. Sai, sono un figlio di Atena (di questo ne parleremo più avanti) e la saggezza mi fa da padrona. Se non avessi saggiamente scelto di rimandare l'episodio al mattino dopo, forse non avrei mai continuato la serie e beh...conosci le conseguenze che ne sarebbero tratte. Quindi, diciamo tutti grazie a me (questa frase, modestamente, salterà spesso fuori).

Insomma, va a finire che mi guardo la prima stagione in davvero poco tempo, poco meno di una settimana, e ne resto parecchio soddisfatto.

-Okay, mi costa ammetterlo, ma avevi ragione- dissi alla mia amica. -quella serie è da sballo.

-Sei un'idiota, ma immagino tu lo sappia già- mi rispose lei. Direi che mi calza a pennello come parola, beh...mi descrive.

La domenica seguente, il 24 gennaio 2016, avrebbe dovuto essere un giorno qualsiasi, ma indovina? Non lo fu. Anzi.

Non avevo granchè da fare, e decisi di cominciare la seconda stagione di quell'intrigante serie tv, lontana dal mio modo di essere, ma che sprigionava un qualcosa di macabro e allo stesso tempo attraente.

Asylum.

Sapevo cosa significasse, me la cavavo bene in inglese, e la mia curiosità crebbe ulteriormente. Mi piacciono i manicomi.

-Okay, si comincia- mi dissi. -Se si fa troppo pauroso, si scappa a letto.

In realtà American Horror Stories non era affatto paurosa come serie televisiva, era solo incredibilmente sadica e contorta, e ci feci l'abitudine. La seconda stagione non fu da meno e mi piacque davvero tanto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Non leggere questa storia, non è per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora