CAPITOLO 1

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DRIIINDRIIIINDRIIIIIN.

Uffa che palle.

Su. È solo il primo giorno di scuola!
Poi mi rimarranno altri nove mesi di tortura!
Penso, mentre mi dimeno come una piovra prima di stropicciarmi gli occhi.

"SVEGLIA!" urla mia madre e intanto spalanca la porta della mia camera.
"su,su è il grande giorno!" e intanto alza le persiane delle finestre in camera mia.

Detto questo parte subito in quarta. "allora cosa ti metti? Leggins con un maglione di Scout o jeans con la felpa Nike? Scarpe? Giacca?" è decisamente impazzita.
"mamma calma! È solo uno dei tanti 'primi giorni di scuola' che sarà mai.".

Intanto cerco di alzarmi, anche se inutilmente, dal letto.

Mi trascino fino al bagno dove però c'è mia sorella che lo ha nuovamente monopolizzato.
"MAAG" urlo.

Due secondi dopo esce dal bagno truccata come una venticinquenne.
"ma che ti sei messa sulla faccia?" perché ho una sorella così problematica?!
"è solo un po' di trucco non vedi?" come se si truccasse sempre così... certo!

So già che mia mamma glielo farà togliere non appena la vedrà.
"toglitelo subito, la mamma non ti lascerà mai uscire così." ormai sta già andando in camera sua.

Odio quando fa così.

Mi guardo allo specchio: ehw, faccio proprio schifo.

Mi sciacquo il viso, sembro sempre un cadavere.

Lavo i denti e mi pettino i capelli.

Tornando in camera penso a come era bella la mia vita prima che finissero le vacanze estive.

Decido di mettermi gli skinny strappati e una maglia semplice a maniche corte con sopra una felpa larghissima che avevo comprato ancora prima che iniziassero le vacanze, a Giugno.

Torno in bagno e come trucco metto il correttore, un po' di fondotinta, provo a mettermi l'eye-liner e devo dire che il risultato non mi dispiace, infine metto il mascara in quantità abbondante.

Corro giù in cucina e mi verso un po' di caffè o meglio, quel che ne avanza.

Prendo lo zaino che avevo preparato la sera prima e corro verso la porta.

Cerco di salutare chi è in casa urlando "IO VADO!" e sento il: "imbocca al lupo" di mia madre che è ancora più esaltata di me per questo "importante" giorno.

Prima di aprire la porta qualcuno mi prende per un braccio.
Mi giro e vedo Phil mio fratello maggiore "buon primo giorno d'inferno!" e mi dà un bacio sulla fronte.

Sorrido.

Chiudo la porta di casa e corro giù per le scale, sperando di non aver perso il bus.

Per fortuna vedo il veicolo che sta appena arrivando alla mia fermata.

Piove leggermente ma devo dire che questo è il tipo di pioggia che mi piace: leggera, dolce, come se ti accarezzasse il viso.

Inoltre mi rinfresca dopo la corsa che ho fatto per arrivare in tempo alla fermata (si, non sono per niente atletica).

Salgo sul bus e devo dire che per essere il primo giorno c'è poca gente.

Decido di sedermi in uno dei posti vicino al finestrino, sperando nessuno si metta vicino a me, per poter vedere la pioggerellina scendere giù per il vetro.

Metto le cuffiette.

Scelgo la mia playlist preferita che ho intitolato: 'fav'.
Parte Youth di Troye, adoro.

Chiudo gli occhi perché sono veramente stanca siccome ieri sono andata a dormire alle 2.00 perché non riuscivo a smettere di guardare Big Bang Thoery.

Arrivati.

Scendo dal bus e grazie alla mia solita goffaggine inciampo sul gradino del marciapiede e cado come una pera.

Lo zaino si apre e tutti i libri sono sparsi sul marciapiede.

Un ragazzo calpesta il mio libro di matematica e così gli urlo:
"EHI!"
Si gira e con sguardo minaccioso mi scruta, fa un sorrisetto malizioso e se ne va.

Maleducato.

Non penso particolarmente al gesto del ragazzo, quanto alla figuraccia che mi sono fatta davanti a Taylor che proprio ora mi sta guardando.

Taylor è uno dei ragazzi più fighi della scuola è bello, ricco, gioca a football e sinceramente essere vista per terra, con tutti i libri sul marciapiede e con una faccia mezza disperata da lui non è una situazione particolarmente piacevole.

Dopo aver raccolto tutti i libri ed essere stata vista da mezza scuola sull'asfalto bagnato, vado verso il cancello principale della scuola e lì vedo Samantha.

La mia migliore amica.

Le corro incontro.
Non la vedo da un sacco e devo raccontarle una marea di cose.

Ci abbracciamo e le racconto subito come o passato la mia estate e poi, viceversa.

"Hai incontrato qualche bel ragazzo in questi tre mesi?" e intanto faccio il mio solito sguardo pervertito.
"Ehm...sì, cioè no. Quasi. C'è solo un piccolo problema.. Lui è inglese"

Solita Sam. Si innamora sempre di gente impossibile, come quell'argentino che incontrò due anni fa in Svizzera, Miguel, quando era lì sembrava cotta ma poco dopo non gliene è fregato più niente di lui perché lei era tornata a Los Angeles.

Spero solo non si monti la testa dinuovo.

"beh sono molto felice per entrambe ma in questo momento dobbiamo proprio andare!" scherzo, mentre le faccio segno che tra pochi minuti inizieranno le lezioni.

Saliamo di fretta le scale e un paio di volte rischio di inciampare e cadere a musata. Passiamo tra i primini che sembrano completamente spaesati e al solo pensiero ogni tanto mi viene da ridere.

Mentre cerchiamo la nostra nuova aula mi capita di vedere Meredith.. Lei prorio non mi è mancata questa estate.

Meredith è una delle ragazze più belle, alla moda, antipatiche e stronze della scuola.

In effetti è molto bella.
Ha i capelli marroni e gli occhi azzurri ed è ricchissima.
Da quello che ho sentito si è lasciata a metà Luglio con Taylor il che penso per la "diva" (io la chiamo così) sia stato uno shock.

Quando mi vede inizia a ridere assieme alle sue solite galline: Elizabeth , Amanda e Susan.

Troviamo la classe dopo due volte fatto il giro della scuola.

Io e Sam ci sediamo vicine come ogni anno e poco dopo entra la prof. Parison che con il suo solito sorrisone ci invita a sedere.

In quello stesso momento entra però il ragazzo che prima mi ha calpestato i libri e ne rimango leggermente sorpresa.
Devo ammettere che non mi cambia niente averlo o meno in classe dato che so che non avrò niente a che fare con lui.
Però mi chiedo perché sia capitato proprio in questa classe.

Si siede due banchi più in la di me.

Non sembra loquace... E neanche molto simpatico.
Beh dopotutto si è notato dal comportamento che ha avuto prima.

Le lezioni passano in fretta, anche perché oggi abbiamo solo 3 ore.

Durante l'ora della prof di inglese scopro che il nostro nuovo strano compagno di classe si chiama Ash e che viene da Miami.

Il suono della campanella che segna la fine delle lezioni è sempre il mio suono preferito!

Raccolgo le penne sparse per tutto il banco e infine uscendo dall'aula sento qualcuno spingermi.
"Ehi calmati!" dico irritata, mi giro e vedo il ragazzo strano.
È molto bianco di carnagione, ha i capelli neri ricci, ha degli occhi verdi molto intensi e la corporatura non è particolarmente muscolosa ma si nota il fatto che faccia palestra.
Devo dire che è carino, ma io con quel tipo non voglio averci niente a che fare.
"Muoviti." fa uno sguardo molto duro.
Mi sta già antipatico.
"Certo principessa" dico ironicamente.
Mi passa davanti senza neanche guardarmi negli occhi.

Esco dalla classe di corsa.
Non vedo l'ora di stendermi sul mio bel lettino caldo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2017 ⏰

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