Capitolo 1

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Quella giornata non me la scordai mai. Quella calda giornata di maggio,conobbi un ragazzo dai capelli corvini e dalla pelle ambrata, con occhi a mandorla color caramello, ricordo ancora com'era vestito,aveva dei pantaloni neri strappati, una maglietta bianca semplice e sopra una giacchetta nera. Tra le labbra, ricordo, che aveva una sigaretta e sul naso appoggiati degli occhiali da sole neri. Fissava il panorama e sembrava che fosse preso da qualcosa, qualcosa che vedeva solo lui. 

Ogni giorno lo vedevo all'uscita di scuola, ogni giorno veniva a prendere una ragazza, bella, alta, dai capelli biondi e con due occhi azzurri veramente belli. Quanto avrei voluto essere lei,ogni volta quella ragazza lo abbracciava e baciava. Veniva con me a scuola, era del mio stesso anno. Io facevo la seconda liceo. Non mi era piaciuta come persona, era arrogante, stronzetta e ci provava con tutti, nonostante lei stesse con quel ragazzo...

Ma ritorniamo indietro, proprio quel giorno di maggio...

12Maggio 2016

Suonò la campanella, finalmente si usciva da scuola! Quel giorno era diventato un inferno. Salutai tutti ed uscì. Come tutti i giorni vidi sempre lui ad aspettare quella ragazza, che si chiama Gracie Yann. La vidi correre ed andare ad abbracciare il ragazzo misterioso.Lui l'abbracciava con una mano, nell'altra aveva la sigaretta, come sempre. Feci una smorfia non mi piace il fumo, mi fa schifo, ha un odore nauseante. Lei gli riempì la faccia di baci, mentre lui rimase un po' freddo, si vede che non amava questo genere di cose in pubblico.

Rimasi li a fissarli. Dopo essersi detti due parole, salirono sulla moto e sfrecciarono via.
Non mi ero neanche resa conto che mentre Gracie stava correndo da lui mi stava quasi per far cadere, data la sua delicatezza nel spostare le persone per passare...
Avevo un po' il braccio dolorante,ma nulla di che. Mi misi le cuffiette e cominciai a camminare per andare a casa, non abitavo molto lontano, circa venti minuti, se non di meno.

La mattina e il pomeriggio avevo sempre casa vuota, mia madre e mio padre escono al mattino presto e tornano tardi alla sera, mentre mio fratello esce anche lui al mattino e torna verso le sette di sere se non di più. Quindi, io, in poche parole, avevo sempre casa libera e la cosa non mi dispiaceva affatto.

Apro casa e comincio ad aprire le finestre e a far cambiare l'aria. Misi su l'acqua per la pasta e feci bollire. Nel pomeriggio feci gli ultimi compiti, mancavano poche settimane alla fine della scuola, non vedevo l'ora! Cominciavo a sentirmi veramente stanca...

Vorrei studiare, ma quel ragazzo mi sta continuando ad occupare la mente,vorrei almeno sapere il suo nome. So solo come è fatto, non so nemmeno qual è il suo timbro di voce... Decido di fermarmi, sono le sette di sera e a breve sarebbe arrivato mio fratello. Scendo e mi faccio un toast,non avevo voglia di vedere nessuno, volevo andare a letto direttamente.

***

BIP!BIP!

Continua a suonare per almeno dieci minuti, non voglio alzarmi, ma sono costretta. Sposto le coperte svogliatamente e mi alzo, un'altra giornata di merda...

...to be continued...



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