Iniziò tutto quel giorno.
Ero arrivata a casa di una mia compagna di classe, una delle poche con cui riesco a parlare di tutto, si chiama Juliette, lei è bassa, molto bella, dagli occhi color marrone chiaro e dai capelli castani, che dire di lei, conosceva quasi tutto di me.
Saluto mio padre ed entro a casa sua, c’era lei, la sua migliore amica Genevieve che io conoscevo già, la mamma, il padre e il suo fratellino Emanuel di sette anni.
Genevieve è più bassa di lei, ha gli occhi marroni con delle ciglia lunghissime, e un fisico molto gracile e delicato.
Una volta presentata ai suoi, saliamo nel piano superiore a mettere tutta la mia roba in camera sua e per chiacchierare un po’ senza i suoi genitori intorno ai piedi.
Stavamo parlando e lei era triste e preoccupata perché il suo ragazzo non le rispondeva, e non si vedevano da tanto perché lui era partito in un altro paese per andare a passare le vacanze natalizie dai suoi parenti.
Il fratellino Emanuel si era da subito affezionato a me e mi stava spesso abbracciato, io adoro i bambini e lui adorava me, io non sono come la sorella che non lo sopporta e lo sgrida spesso perché è sempre in mezzo ai piedi e la disturba. Io invece cercavo sempre di coinvolgerlo, in fondo stavamo solo chiacchierando del più e del meno.
Io avevo la testa fra le nuvole ed ero triste, nonostante fossi contenta di essere lì con loro e di dover passare la notte con loro in after, avevo mille cose per la testa, stavo giusto pensando al mio ex con cui da quando ci siamo lasciati non ho mai smesso di parlare e abbiamo tenuto un bel rapporto di amicizia e parliamo di tutto, ma io provavo ancora qualcosa per lui e questo particolare mi fregava sempre.
“July ho bisogno di fumare dove posso andare?” ho chiesto mentre esco dai miei pensieri e torno fra loro.
“Adesso chiedo a mamma se posso accompagnarti fuori così lasci fumare anche me.” Mi risponde con un mezzo sorriso fra le labbra.
Mentre scendiamo le scale, Juliette urla: “Mammaaa, dove può fumare Daneel?”
E la signora risponde: “Dove fuma tuo padre, fuori; la regola vale per tutti.”
Usciamo dalla porta e ci sistemiamo nel pianerottolo in cima alle scale.
Mi accendo la sigaretta e nel frattempo esce il fratellino e viene affianco a me ad attaccarsi come un cucciolo di koala. Che carino, è così dolce. Juliette con un tono alto e aggressivo gli dice di rientrare dentro e di non stare con noi perché la sua presenza non era di nostro gradimento.
Intervengo e le dico: “Lascia fare a me, non c’è bisogno che ti alteri; Ema ascolta, io, July e Gen vogliamo parlare di cose da ragazze potresti lasciarci un po’ da sole?”
E lui triste e con il broncio mi dice: “Va bene, però vi lascio qualche minuto e poi torno”.
Entra di nuovo in casa, le mie amiche fanno un tiro dalla mia sigaretta, e subito esce il padre di July per fumare pure lui e scherzando si rivolge a Gen dicendole: “Dai offrimi una sigaretta che tanto lo so che ne hai.” E lei ridendo risponde: “Non è vero, ho smesso perché io sono una brava ragazza come Juliette, l’unica cattiva ragazza qua è Daneel, sù, Daneel fai la brava bimba offri una sigaretta al povero signore”.
Io tiro fuori le sigarette come per offrirgliela davvero ma lui mi blocca e mi dice: “Ma no che fai?”. E ancora: “Stavo scherzando”. Io insisto volevo essere gentile ma lui non accetta e ne prende una dal suo pacchetto appena comprato. Finiamo di fumare e rientriamo dentro, era già pronta la cena, mangiamo ridendo e scherzando tutti assieme, devo ammettere che il padre della mia amica è davvero simpatico e divertente anche se lei lo considera l’esatto contrario. Finito di cenare torniamo nella cameretta di Juliette, mi sono appropriata della sua sigaretta elettronica e di suo fratellino e mi sono coricata nel letto insieme a loro. Stavamo ridendo e scherzando e cercando il film horror da mettere a caricare in streaming per poterlo guardare in salone attaccando il computer alla tv.
Trovato il film, dopo esserci messe in pigiama e lavate i denti, siamo scese giù abbiamo collegato il computer, abbiamo aspettato che caricasse del tutto e che i genitori e il fratellino se ne andassero a letto e abbiamo iniziato a guardarlo, sempre ovviamente con la sigaretta elettronica alla mano. Avevamo tutte il telefono in mano, chi stava guardando le storie su Instagram, chi messaggiava su WhatsApp e chi stava su Facebook. Insomma il film lo stavamo trascurando, alla fine abbiamo lasciato perdere del tutto il film, e ci siamo messe tutte a messaggiare, Gen era nervosa perché il telefono le funzionava male, July era arrabbiata con il ragazzo che era ubriaco e stava facendo lo scemo. Così July mi chiede se possiamo videochiamarlo per vedere che stava combinando. Siamo state al telefono con lui dalle 03:30 alle 04:30 pressa poco.
Gen era sempre più triste e non parlava e non voleva farsi vedere nemmeno in videochiamata dal ragazzo di July, lei continuava a dire che era così perché non le funzionava bene il telefono, ci rispondeva male e continuava a stare da una parte. Poi ci siamo preparate il caffè, Juliette ed io abbiamo iniziato a chiacchierare delle nostre cose, poi ci siamo messe a ballare e a ridere e verso le 05:00 Gen era tornata a ridere con noi per poi addormentarsi come un ghiro nel divano.
Verso le 06:00 il padre di July è sceso giù perché doveva uscire per andare a lavoro e noi abbiamo finto di essere addormentate non appena abbiamo sentito i suoi passi nelle scale, solo io e July abbiamo finto, Gen si era ormai addormentata davvero da quanto era stanca.
Una volta che il padre era uscito, siamo salite su e ci siamo messe nel letto di July.
In tre in un letto singolo ci stavamo, ma non era il massimo della comodità.
Così ci siamo spostate in camera del fratellino che ha due letti, tanto lui stava dormendo nel lettone con i genitori.
Una volta coricate July e Gen, si sono addormentate subito, io non avevo sonno, così ho preso il telefono e ho iniziato a messaggiare, verso le 07:00 ricevo quattro notifiche su Facebook.
Era un bellissimo ragazzo di un paesino non molto lontano dal mio che aveva iniziato a mettere mi piace alle mie foto…
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1. Iniziò tutto quel giorno.
AdventureÈ una storia folle, aspettatevi delle sorprese.