POV'S SOFIA
Sento la voce di mia madre che mi chiama dalla cucina mentre è alle prese con la colazione da preparare.
Io penso che ho solo sonno e che non avrei dovuto divorare una stagione intera di "How I meet your mother".
Apro gli occhi lentamente con fatica. Ogni cellula del mio corpo m'implora di riposare ancora un po', ma devo andare a scuola.
Guardo il soffitto bianco davanti a me mentre prendo conoscenza.
Mi strofino gli occhi e mi siedo sul letto. Guardo la mia stanza in disordine e lo odio, inoltre ho visto un video su internet in cui un psicologo spiegava che, il disordine che abbiamo nella nostra mente, rispecchia il disordine che abbiamo nella nostra stanza. S'è così, c'è da preoccuparsi, sembra che sia esplosa una bomba.Mi richiama di nuovo mia madre ed io cerco di risponderle, ma esce un gemito. Ho sonno.
Prendo il telefono sul comodino accanto al mio telefono. Come ogni mattina, controllo i social per rispondere a qualche messaggio e a leggere qualche news.<<Ci vogliamo svegliare o no?>>, mi chiede mia cugina che entra nella mia stanza e prende un gloss dalla scrivania.
Mi esce un altro gemito. <<Ti avevo detto che sarebbe stata una cattiva idea finire una serie in una notte.>>, sorride soddisfatta.
Le vorrei dire di farsi gli affari suoi e di rivedere il suo gusto in ambito di serie tv, ma la mia sonnolenza dice no. Faccio quindi finta di niente, blocco il telefono e mi alzo andando verso la cucina dove trovo mia madre che mangia una fetta biscottata con una crema sopra, credo che sia marmellata.
<<Hai fatto di nuovo tardi?>>, mi chiede con tono di disapprovazione.
<<No.>>, riesco a dire mentre prendo una tazza dal mobile per versarci il latte dentro.
<<Sofi, il sonno è importante, te l'ho detto un centinaio di volte! Incide sull'umore, sul lavoro, sulla salute.>>, inizia a farmi la predica.Mi chiedo come faccia ad avere così tanta energia di mattina. Bisogna normalizzare il silenzio appena si è svegliati.
Non rispondo, mi limito a guardarla e fare un leggero cenno di approvazione con la testa e prendo un sorso dalla tazza.
All'improvviso entra Giulia che urla mentre registra con il cellullare.<<Chi ha fatto la maratona su Netflix e ora sembra un personaggio di Breaking bed?>>, ironizza mentre mi punta il telefono molto vicino alla faccia.
<<Giuly, ti butto il latte in faccia.>>, rispondo seguita dal rimprovero di mia madre.
<<Ahia! Credo che tu abbia fatto un salto anche in Peeky Blindes!>>, ride.
<<E tu in Stranger Things.>>, rispondo scoppiando a ridere mentre vado nella mia stanza a preparare i vestiti.Dopo quindici minuti sono pronta e prendo il mio zaino.
Salutiamo mia madre e ci dirigiamo a scuola.
Fortunatamente è vicino casa, ma arriviamo sempre in ritardo perché siamo ritardatarie.<<Davvero l'hai pubblicato?>>, chiedo a Giulia mentre vedo il video di stamattina sulle sue stories di Instangram.
Lei ride e le do una spinta.
Riguardo il video almeno altre cinque volte, quando sono sicura di essere venuta bene, decido di ripubblicarlo.Lei è l'unica cugina con cui ho un rapporto molto forte, ma è anche l'unica che abita a cinque passi da me, per l'esattezza nel mio stesso condominio.
Siamo cresciute insieme e si trova più a suo agio con me e con mia madre che con la sua famiglia.
Non ha un bel rapporto con il padre, ci litiga spesso e, per evitare scontri, passa la maggior parte della giornata da me, praticamente conviviamo.
Quando eravamo piccole, questa situazione mi eccitava tanto. Non avendo una sorella, lei è diventata una compagna di giochi. Crescendo, la situazione, è diventata un po' "stretta".
E' ormai pezzo del mio cuore, ma ammetto anche che è un po' invasiva. Praticamente non ho uno spazio tutto mio, è come se fosse una sorella siamese. E no... non è figo!<<Buooongiornoo! Ho una domanda per voi: questa faccia urla: "Ho fatto un after pazzesco ieri sera" o "Mi sono mangiata una serie tutt'in una notte?>>, urla improvvisamente Giulia riportandomi con la mente alla realtà. Mi punta in faccia il cellulare mentre ridacchia. Glielo sposto con dei lamenti.
<<Non mi dire che lo stai pubblicando!>>
<<Ovvio! Con tanto di tag!>>, sorride mentre maneggia il telefono.
<<Comunque non credo che si possa dire "Mi sono mangiata">>, chiedo ammiccando un sorriso.
<<Davvero? L'ha detto la Ferruzzi>>, mi guarda stranita.
<<Quell'influencer che non sa nemmeno come si scrivi "acqua"?>>, rido.
<<Dai! Ha riportato la moda dei pantaloni a vita bassa, è un genio>>, riporta lo sguardo sul cellulare.
<<E gli scienziati muti>>, ci guardiamo e ridiamo.Mi arriva la notifica al cellulare del suo tag e lo ricondivido, infondo non sto così male.
Arriviamo a scuola e subito entriamo. Questa mattina non abbiamo fatto così tanto tardi, solo cinque minuti. Arriviamo fuori alla classe e troviamo i nostri amici che ci aspettano.
<<Sì! Hai decisamente la faccia di chi avrebbe voluto fare un after, ma si è drogata di serie!>>, urla Andrea appena ci vede per il corridoio. Gli faccio una smorfia.
<<Lo sai, vero, che "Mi sono mangiata", non è corretto?>>, ironizza Marco mentre saluta Giulia.
<<Gliel'ho detto anch'io.>>, rido.
<<L'ho sentito dire dalla Ferruzzi, siete proprio sicuri?>>, chiede Andrea inarcando le sopracciglia. Io e Marco ci guardiamo e ridiamo.Andrea è il playboy del gruppo, ma anche un ragazzo ultrasensibile e ingenuo.
Lo conosco dall'asilo e, da quando è entrato nel mio cuore, non è più uscito.
E' uno di quei ragazzi bellissimi che tutte guardano con il cuore in gola. Lo devo ammettere, anche se non glielo dirò mai, ma è davvero un bel ragazzo.
Quei suoi occhi marrone tendente al miele, quel suo ciuffo ben curato e sempre alzato, vestito sempre alla moda con tutti i colori abbinati, mai qualcosa fuori posto, sorriso smagliante. Cosa gli vuoi dire?
Mia madre mi racconta sempre che, quando ero una bambina, avevo una cotta per lui e Andrea, purtroppo, tira fuori questa storia ogni volta che ne ha la possibilità ed è insopportabile.<<Come va?>>, mi chiede Marco ammiccando un sorriso timido.
<<Bene dai, tu?.>>, gli rispondo
<<Bene... Con "lupo solitario" come procede?>>, mi chiede mentre entriamo in classe.
<<Mh ieri non mi ha contattato, avrà avuto da fare.>>, gli rispondo prendendo posto affianco a lui.
<<Beh, se dici che lavora... Stai tranquilla.>>, mi fa l'occhiolino con il suo sorriso che mi rassicura ogni volta.Marco è il mio migliore amico, una delle persone più importanti della mia vita.
Ci conosciamo dalle elementari ed è la persona più empatica che io conosca. È dolce, premuroso, figo (non a caso è il mio amico).
Siamo come fratelli e non riuscirei ad immaginare una vita senza di lui e le sue fossette adorabili.Solo lui sa della mia frequentazione con un ragazzo sui social.
Lui lo chiama "lupo solitario" per prenderlo in giro, ma si chiama Fabio ed è il ragazzo dei sogni. Parliamo molto, abbiamo gli stessi gusti ed è un ragazzo perbene.
Purtroppo abitiamo lontano, io a Napoli mentre lui abita a Milano, ma vorremmo organizzare di vederci un giorno.La lezione inizia ed è così che la classe viene ricoperta da un gran silenzio preceduto dall'arrivo del professore di Italiano, uno dei più temuti perché molto esigente.
**SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, cari lettori!
Come primo capitolo non è molto ma, prenderà forma passo dopo passo e spero di non deludere le vostre aspettative.
Un bacio.
-Anna**

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ChickLitUn gruppo di amici vive in un epoca dove stare senza internet è considerato inimmaginabile. Per la loro generazione ciò che conta sono dei like, l'apparenza ed essere veloci e alla moda. Ma se il destino volesse giocare per insegnare a loro qualcosa...