Girls like girls like boys do

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-È tornato.

-Già.

-Anche se sembra essere cambiato un po'.

-Già.

-Peró, almeno, è di nuovo con noi.

-Ti sbagli. È con te, adesso.

Malia e Lydia stavano sedute nella stessa stanza, l'una di fronte all'altra, ad appena venti centimetri di distanza ma lontane come mai prima. Non riuscivano a guardarsi negli occhi da quando il branco aveva finalmente riportato Stiles a Beacon Hills. Lui era cambiato, stare in quella stazione così a lungo lo aveva reso un'altra persona. Basta dire che non aveva ancora nemmeno fatto una battuta piena di sarcasmo. A dire il vero, quasi non aveva parlato. Nemmeno con Lydia, nonostante fosse stata la prima che aveva abbracciato, nonostante avesse acconsentito a vivere con lei - almeno per il momento. Ed ecco il motivo per cui lei e Malia non si guardavano più. Non se lo erano mai detto, ma entrambe avevano sempre pensato di non volere che un ragazzo si mettesse tra di loro, che nei mesi avevano costruito un'amicizia indistruttibile, più di qualunque altra amicizia avessero mai vissuto. Eppure, lo avevano permesso.

Avevano lasciato che la decisione di Stiles si frapponesse tra di loro, e nessuna delle due era disposta a mettere da parte l'orgoglio per ammettere di aver sbagliato. Malia non aveva accettato quella scelta, e si era chiusa in se stessa, anche se si era ripromessa di non farlo, mentre Lydia non aveva fatto nulla per impedirle di allontanarsi. Era passata ormai una settimana ed era la prima volta, da quando avevano riportato Stiles tra loro, che si rivedevano. Non sarebbe nemmeno accaduto se Lydia non avesse preso l'iniziativa di andare a trovare Malia direttamente a casa. Non si aspettava che tornasse tutto come prima con uno schiocco di dita, ma la sua principale preoccupazione era assicurarsi che la sua amica stesse bene.

-Tu lo ami ancora?

-Già.

-Lo amo anche io.

-Lo so.

-Almeno credo.

Malia strinse i pugni, come se si stesse trattenendo. Non sopportava il pensiero di aver perso il ragazzo che amava per qualcuna che ha magari nemmeno ricambiava l'amore di lui.

Lydia si accorse di quella reazione e si alzò dalla sedia, andando di fronte a Malia, e le prese le mani per farle distendere i pugni: i palmi erano segnati da graffi freschi causati dagli artigli. Malia sollevò lo sguardo, e finalmente i loro occhi si incrociarono. Lydia non poté fare a meno di sorridere.

-Io voglio davvero amarlo, Malia. Non voglio che la nostra amicizia vada in frantumi per qualcuno che non riesco ad amare. Ma non voglio nemmeno far soffrire lui.

-Allora impegnati di più.

-Insegnami. Insegnami ad amare Stiles tanto quanto lo ami tu.

-Come?

-Dimmi cosa ami di Stiles.

Malia sospirò profondamente, e strinse più forte le mani di Lydia, stavolta non per fermare la trasformazione, ma per trattenere le lacrime che le salivano agli occhi solo pensando a tutto quello che lei e Stiles avevano passato.

-Lui mi teneva le mani, proprio come stai facendo tu, per aiutami a restare umana. E non staccava mai gli occhi dai miei per farmi concentrare su qualcosa di bello.

Istintivamente Malia fissò lo sguardo negli occhi di Lydia, e questa a sua volta lo fissò negli occhi da cerbiatto dell'altra. Restarono così, mano nella mano e in silenzio, guardandosi, per qualche secondo.

-Continua.

-Mi piaceva quando mi accarezzava i capelli, quel semplice gesto mi rendeva molla come un budino.

Lydia ridacchiò. Con Malia riusciva sempre a ridere grazie alla sua spontaneità.

-Più o meno così?

Una delle mani della banshee si staccò da quella del coyote, e si posò sul suo viso, spostando i capelli dietro l'orecchio, lentamente. Malia si sentì percorrere da un brivido nel sentire il tocco freddo di quella piccola mano, che poi tornò ad intrecciarsi con la propria.

-E poi?

-I baci. I baci sul collo, quelli mi facevano sempre tremare.

Lydia sorrise ancora e si mise seduta sulle gambe di Malia, a cavalcioni, in modo da starle più vicina. Come faceva Stiles prima di lei, non staccò mai gli occhi da quelli della ragazza, adesso un po' confusi. Ma non si fece scoraggiare, e spostò ancora un po' i capelli per avere libero accesso al suo collo. Sentiva il cuore esplodere nel petto, perché nemmeno lei capiva bene cosa stesse succedendo, ma seguendo le parole di Malia si chinò sulla pelle perfettamente liscia e poggiò le labbra morbide appena sotto l'orecchio. Malia chiuse gli occhi, sorrise, e Lydia premette di nuovo le labbra su quel punto, stavolta con più pressione e lasciando che la lingua inumidisse quel lembo di pelle. A Malia iniziò a tremare il labbro inferiore, proprio come le succedeva con Stiles, e le scappò un piccolo gemito che cercò di soffocare stringendo di più la mano a quella della rossa.

-S-scusa Lydia, non so cosa mi sia preso...

Prima che Malia potesse continuare a parlare, Lydia le pizzicò con i denti la pelle del collo, zittendola immediatamente e facendole stringere ancora di più la presa sulla propria mano.

-Cos'altro ti piaceva fare con Stiles?- mormorò Lydia accanto all'orecchio di Malia, lasciando che le labbra le sfiorassero il lobo.

-Baciarlo...baciarlo e basta, fino a sentire le labbra andare in fiamme.

A quelle parole, Lydia premette di nuovo le labbra sul collo di Malia, una volta e poi una seconda, e una terza, avvicinandosi sempre di più al viso, fino ad arrivare alla sua guancia.

Non si fermò nemmeno a quel punto, e continuò a baciarla delicatamente fino ad arrivare all'angolo della sua bocca. In quell'istante, Malia perse totalmente il controllo. Non nel senso che l'istinto di trasformarsi divenne indomabile, ma nel senso che le sue mani viaggiarono sotto la gonna di Lydia, stringendosi sulle sue cosce, senza che riuscisse a fermarle. E Lydia andò ancora avanti con i baci, lasciando che le labbra si poggiassero su quelle di Malia e che senza esitazione le loro lingue si intrecciassero. E quel bacio sembrava una danza di forme, di sapori, un esempio commovente di armonia.

-Dimmi che ti piaceva fare anche altro con Stiles.

-Contaci.

E dicendo così, Malia sfilò la maglia a Lydia.

Teach me |MALYDIA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora