Capitolo 1

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X: Signorina, si svegli, l'aereo ha appena atterrato!

Io: Cosa? Oh, la ringrazio..

Mi stropiccio gli occhi mentre mi alzo dal sedile, devo avere un aspetto rivoltante dato che una signora di mezza età mi guarda con una faccia schifata. Ma cosa ne sa lei di lavorare fino a tarda notte...

Ancora assonata esco dall'aeroporto, e vedo un ragazzo corrermi incontro:

Mattia: Alyssa ciao, ben arrivata a Milano! Che bello rivederti!

Mattia, non è cambiato di una virgola, è rimasto sempre il solito bel ragazzo che ricordavo. Occhi verdi, capelli corti marroni e un fisico che mamma mia farebbe invidia a tutti i ragazzi del mondo. Mattia è stato il mio ragazzo per un anno, finché non si è trasferito qua a Milano per studiare e abbiamo deciso a malincuore di lasciarci, ma nonostante questo siamo rimasti ottimi amici. E ora eccolo qua, premuroso come sempre che prende le mie pesantissime valigie e le carica nella sua auto.

Mattia: Cavolo Aly, ma quante valigie ti sei portata? 

Io: Tia, mi sono trasferita qua a Milano, mi sembra palese che mi sono portata dietro tutto l'occorrente!

Mattia: Ancora non mi sembra vero che hai trovato il coraggio di trasferirti qua e lasciare la tua nuova famiglia..

Io: Nuova famiglia? Quella non è la mia famiglia!! Il ballo è la mia famiglia, ed è per questo che sono qua...

Uh, che sbadata non mi sono nemmeno presentata! Io sono Alyssa, ho 18 anni e sono nata a Manhattan negli States. Ho vissuto in America fino all'età di 10 anni, finché un brutto giorno il destino ha deciso di portarsi via mia mamma. Mia mamma è morta per un'incidente stradale causato da un uomo ubriaco alla guida. Mio papà non si è mai ripreso da quel giorno, così pensò di lasciare l'America e andare a vivere dai suoi genitori in Italia, a Firenze per la precisione. Così, all'età di 11 anni mi sono trasferita a Firenze dai miei nonni paterni. La vita a Firenze era bellissima, adoravo quella città! A Firenze i minuti, i giorni, i mesi e gli anni trascorrevano in un baleno. Trascorrevano così velocemente che mio padre è riuscito a trovare un'altra donna, e con lei a formare una nuova famiglia, che io non ho mai accettato! Sono tutt'ora arrabbiata con lui, e grazie alla mia passione ovvero la danza (precisamente danza hip hop) che coltivo da quando avevo 5 anni, sono riuscita nel mio piccolo a evadere da tutto quello che mi circondava. Grazie a questa passione, oggi sono qua, a Milano, a cercare di riscattare la mia vita e fare quello che sogno da sempre, ballare!

Mattia: Scusa hai ragione, non volevo..

Io: Tranquillo, ora se non ti dispiace potresti accompagnarmi all'hotel?

Mattia: Ma si certo..

Mi siedo nei sedili posteriori, ogni volta che si parla della "nuova famiglia" il mio umore cambia, sì lo so, sono una persona molto bipolare!

Mattia: Alyssa scusa davvero, non volevo tirare fuori quell'argomento..

Non rispondo. 

Mattia: Allora dimmi, quand'è il grande giorno? 

Io: Domani! Ho l'ansia a mille..

Mattia: Non devi, sei una ballerina bravissima, vedrai che lo passerai e riuscirai ad ottenere un lavoro!

Io: Devo! Altrimenti come mi mantengo gli studi di danza qua? Milano è cara..

Mattia: Già! Poi devi trovare una casa, insomma, non puoi vivere in hotel per sempre..

Io: Appunto per questo devo passare il provino. Eventualmente, se non dovessi passarlo, prendo le valigie e vengo a fare la mantenuta a casa tua ahahaha.

A quelle parole, ovviamente ironiche, Mattia non ride, anzi, il suo volto diventa cupo.

Io: Ehi, mamma mia come sei, stavo scherzando eh! Fattela una risata...

Mattia: Ehm si...

Io: Messaggio recepito!

Mattia: Cosa?

Io: Ho detto che ho recepito il messaggio

Mattia: Quale messaggio?!

Io: Che anche tu, come ha fatto mio padre, hai trovato una ragazza. Non è cosi?

Mattia: Ehm...si, è vero...

Io: Perchè non me l'hai detto? Alla fine siamo restati ottimi amici, io ugualmente mi confidavo con te, eri l'unico che mi faceva stare bene..

Mattia: Scusa..non ho avuto il coraggio. Non volevo che ci rimanessi male..

Io: Ci sono rimasta male, ora! 

Mattia accosta vicino all'hotel e super arrabbiata scendo dalla macchina senza salutarlo e mi dirigo verso l'entrata. 

X: Buongiorno signorina, benvenuta! Vuole che scarico personalmente i suoi bagagli?

Io: Si, la ringrazio!

Mentre il fattorino prende le valigie dall'auto di Mattia, io mi dirigo nella mia stanza. 

La stanza è bellissima, molto chic, dal resto alloggio in un hotel a 5 stelle. Ebbene sì, questo è un regalo di mio padre, sapendo che mi trasferivo a Milano e che non avevo un posto dove stare, ha deciso di regalarmi un soggiorno in questo hotel finché non riesco a trovare un appartamento. Sia chiaro, ho accettato solo perchè altrimenti mi sarei messa a barboneggiare nei pressi della stazione di Milano. Sono ancora molto arrabbiata con lui, non credo che riuscirò ad accettare il fatto che lui si sia fatto un'altra vita..

La sera la passo così: a scegliere i vestiti per il casting e a provare dei pezzi che personalmente ho creato. 

Devo provare tanto, perchè domani è il grande giorno, il tanto atteso 28 Ottobre e devo dare il meglio di me.




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