Capitolo 1

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Sabrina's POV
Oh no! Sto facendo una figura di merda. Mi stanno guardando tutti. Mi sta guardando LUI. Oh accidenti!

Mi ero alzata dalla sedia durante la lezione per andare a buttare il fazzoletto sporco (ero raffreddata) ma ecco che non mi accorgo della buccia di banana sul pavimento e PORCA PALETTA... sono caduta a terra sbattendo il fondoschiena!

Mentre tutti ridono, cerco lo sguardo della mia migliore amica Valeriana (bellissima, simpaticissima e a cui voglio tanto bene) per supporto morale.  Tuttavia, da parte sua riscontro solo una cosa: panico.
So già il motivo. Il motivo è lui. Manfredo.

Lui era lí, bellissimo, seduto sulla sedia che mi fissa. Ma non ride.
Perché non ride? Tutti ridono. Gli faccio pena? È addirittura schifato da me?
Mi guarda e mi fa solo un piccolo sorriso che potrebbe sembrare di incoraggiamento, ma io so che si tratta di uno di quello strafottenti.
I suoi occhi. Mamma mia, mi ci perdo dentro. Sono come due castagne che gli si sono state conficcate nel cranio. È proprio bellissimo.
E, Gesù, quei capelli all'insù. Quante volte ho sognato di passarci le mani dentro. Sembrano così morbidi. Mi chiedo quale shampoo utilizzi. Se riuscissi ad annusarli, probabilmente lo capirei.

-OH CAVOLETTI FRITTI!- urlo ricordandomi di essere ancora a terra.
-Scoccia! Si alzi subito!- dice il prof.
Ma io non sento niente. Non vedo niente, perché le lacrime mi hanno già offuscato la vista.

Ed è per questo, per l'immenso imbarazzo che provo, per la faccia ormai completamente viola, e per il naso che cola non solo per il raffreddore, che corro verso la porta per dirigermi verso il bagno urlando a squarciagola: CAPPERI! LUI NON DOVEVA VEDERMI!

Apro immediatamente la porta del bagno e con un -ANDATE VIA!- caccio via tutte quelle stupide ragazze che sono dentro.

Tiro giù la maniglia ma la porta non si apre. Chi osa farmi aspettare fuori mentre io sto soffrendo così tanto?!?
Allora faccio un respiro profondo cercando di calmarmi e faccio tre passi all'indietro. Credo che siano tre perché in questo momento ho qualche difficoltà a ricordarmi di come si conta.

Faccio un altro respiro e mi scaravento con tutta la forza del mio corpo verso la porta riuscendo fortunatamente ad aprirla.

-FUORIIIIIIII!- urlo alla ragazza dentro, che pare sconvolta.
Lei rimane immobile, come se paralizzata.
-VAI VIAAAA!- continuo io avvicinando la mia faccia a la sua.
Dunque lei corre via a gambe levate.

Sono in bagno da sola insieme ai miei singhiozzi. La stanza fa eco e più piango e più mi dispero.

C'era solo una cosa che posso fare in questo momento. E questa cosa è cantare.

Ooo, bananaaaa, perché mi hai fatto questooo?
Noooi, ci volevamo beneeee
Noooi, ti avrei dato anche il mio reneeee
Noooooi, ooo noooooi, bananaaaa
Ooo, ero così imbarazzataaaa
E poi non mi sono controllat-

Alzo la testa quando sento una mano sulla mia spalla.
-È bellissima- dice qualcuno sopra di me.
Non capisco chi sia a causa delle lacrime che mi hanno appannato gli occhiali.
-Chi sei?- dico mentre cerco di pulirmi il naso con la manica.
-Sono Valeriana, piccola Sabrinons.
-E come hai fatto ad entrare?- non nascondo un velo di stupore.
-Hai sfondato la porta-
-Ah, è vero.-

Ecco il primo capitolooooo! È un po' corto ma giuro che le prossime saranno molto meglio. Spero che vi piaccia.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 13, 2017 ⏰

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