Capitolo uno

60 9 0
                                    

Il sangue caldo che scorre fuori dalle vene,lasciando un rivolo rossastro che si conclude in una goccia sulle dita pallide e ossute del ragazzo. Poco dopo gli infermieri che lo fermano,la lametta sequestrata,le urla folli del ragazzo e un secondo dopo...buio.
"Ti avevamo avvisato Adam" dicono gli infermieri all'adolescente,seminascosto dalla penombra della stanza "ora starai nella stanza d'isolamento per un'ora,cosí Maddie ti lascia in pace eh?" dicono in tono palesemente sarcastico ridendo in modo arrogante sotto lo sguardo vitreo del ragazzo. Egli ruota appena il volto,facendo cadere alcune ciocche corvine sulle guance pallide "Maddie è qui con me" dice con tono assente e inquietante facendo zittire subito gli infermieri che chiudono la massiccia porta in acciaio.
"È proprio un peccato che ci abbiano preso il giocattolo,ci annoieremo tutto il giorno ora" afferma una voce femminile rivolta al ragazzo,ha un tono dispiaciuto ma con una punta fredda come sempre.
"Maddie" dice il ragazzo,felice che la sua amata sia con lui,si volta verso la direzione dalla quale pensa che provenga la voce quando,dalla direzione opposta,una mano soffice gli sfiora la guancia in una carezza "sono qui piccolo mio" echeggia nel buio della stanza seguita da una risatina appena accennata e acuta. Adam arrossisce "gli infermieri non ti hanno notata,loro pensano che non esisti" afferma il ragazzo con voce tremante e impaurita,sa che a Meddie fa arrabbiare quando lui parla di ciò,infatti,mentre gioca nervosamente con le maniche della felpa abnorme e sporca di sangue fresco e secco viene colpito da uno schiaffo sulla guancia,il bruciore gli fa salire le lacrime agli occhi. "Non devi pensarci! Te l'ho sempre detto di non farlo!" dal corpo del ragazzo iniziano a mostrarsi vari tic,simili a spasmi "scusa! Scusa! SCUSA!" afferma Adam tra i singhiozzi alzando sempre di più il tono fino ad urlare nervosamente,sotto un attacco di panico,si porta le ginocchia al petto e le mani tremanti tra i capelli,facendo fuoriuscire dalle labbra sottili e rosee urla agghiaccianti. Poco dopo una scena simile a vari minuti prima. Gli infermieri,il ragazzo afferrato per le braccia senza alcuna delicatezza. Viene portato con forza in un'altra stanza e legato ad una sedia di legno,per la maggior parte marcio,gli spasmi aumentano fino a quando non spalanca gli occhi verdastri per poi rilassarsi subito dopo perdendi i sensi,l'infermiere estrae la siringa con la massiccia dose di tranquillante dal collo del ragazzo e adagia egli su un lettino,fermando i polsi con delle cinghie in cuoio per prevenire che il ragazzo possa fare del male a qualcuno al suo risveglio. Come già successo in passato.

PsychoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora