Prologo

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La madre aveva lasciato la piccola bambina a scuola, era in prima elementare, perciò ancora sapeva ben poco. Aveva imparato a leggere dalla madre e di scrivere non era messa malaccio visto che durante l'estate avendo voglia di imparare ha cercato di farsi insegnare dalla madre a scrivere il suo nome come minimo. Lo zaino sulle spalle le pesava ovviamente, si avviava verso il banco dove si sarebbe dovuta sedere, con addosso il suo piccolo grembiulino blu con un ricamino colorato sul lato. La maestra spiegava l'alfabeto, insegnava loro le lettere e a lei piaceva, ovviamente le piaceva, forse quando sarebbe diventata più grande non avrebbe sopportato la scuola.

La ricreazione arriva, la maestra permette ai bambini di uscire fuori, nel cortile immerso dal verde della scuola, i bimbi giocano spensierati tutti assieme a nascondino e a giochi così rimanendo però sempre in quell'area ben definita. Solo una bambina al posto di giocare sta sola nel prato raccogliendo delle margheritine, per ragrupparle in un piccolo mazzetto.

-Guardatela ahahaha- un bimbo un po' più robusto ride di lei-Raccogli le margheritine?- continua a dire ridendo e facendo ridere anche i suoi stupidi amichetti, poi in un secondo momento la imitò facendo finta di raccogliere fiori per il campo. Si avvicina alla bambina con aria dura, che dura non era e le strappa via i fiori di mano spingendola poi a terra, la bambina ancora piccola si mette a piangere e un bambino da lontano la vede in preda ai bulli e va da lei aiutandola.

-Stai bene?- le chiese con la sua piccola e dolce voce. Non era il tipico bambino casinista, anzi era piuttosto tranquillo. L'aiuta ad alzarsi e a pulirsi il grembiule, presentandosi poi:-Piacere, mi chiamo Austin- dice porgendole la mano, la bambina che stava ancora asciugando le sue lacrime gli prese la mano sorridendo:-Piacere, mi chiamo Diana.- Austin sorrise a sua volta guardando la bambina:-Sai sei veramente bella quando sorridi..-dice facendo diventare rosse le guance della bambina per poi abbassarsi per raccogliere una piccola margherita bianca e mettergliela fra i capelli:-Così sei più bella, vuoi essere mia amica?- le dice sempre con quel sorriso, il tipico sorriso dei bambini: sincero, che coinvolgeva tutto il viso, non solo le labbra, quegli occhi verdi di Austin brillavano di tenerezza. Diana sorrise e annuisce alla proposta del suo nuovo piccolo amico, non sapendo che quello sarebbe stato l'inizio di una nuova bellissima storia.

Since we were sixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora