Capitolo 3

673 47 7
                                    

Dopo la cerimonia funebre, ho pensato che non fosse il caso di tornare immediatamente a casa, non dopo quello che aveva detto mia madre davanti a tutti.
Decido di fare una lunga camminata, rivedere i posti dove amavo stare insieme ad Hannah, i posti dove non posso più tornare in sua compagnia.

Sono quasi le 18 e mi decido finalmente a tornare a casa: davanti alla porta trovo dei borsoni e piccole scatole con dentro i miei libri e tutto ciò che riguarda la scuola.
"Ma che succede?", dico ad alta voce guardando tutta la mia roba.
Nello stesso istante fuori dalla porta fa capolinea la testa di mia madre: "Tieni questa maledetta busta e vattene! Ricordati che non sei più mia figlia! Hannah lo era! Vattene e non tornare più!", il tono di disprezzo di mia madre è più forte delle parole stesse.
"Perché mi stai cacciando mamma?! io non ho fatto nulla! ti prego fammi rientrare!", dico con gli occhi lucidi a mia madre.
"Hai fatto in modo che tua sorella Hannah morisse! Questo non te lo perdonerò mai ora vattene,non sei più mia figlia!", ancora non riesco a capacitarmi di ciò che ha fatto mia madre.

Mi ha cacciata, senza alcun motivo..e questa busta? Ha avuto anche coraggio di darmi dei soldi? A malapena 50 dollari e ora? Devo trovare un posto dove stare, un lavoro, devo terminare la scuola..lo farò per me stessa e l unica certezza che avrò nella mia vita sarà quella di non voler più rivedere mia madre!
Si, c'è la farò da sola!

QUALCHE MESE DOPO
Ritorno a casa dopo una giornata pesante al lavoro; tra qualche giorno purtroppo rimarrò senza lavoro ma questo mi è servito per trovarmi un tetto sopra la testa.

Il fatto di andare all' università a Seattle mi ha permesso di trovare un'amica meravigliosa, io la chiamo angelo perché è stata la salvezza della mia vita, si chiama Kate.
Ci siamo scontrate un giorno all'università e d'allora siamo rimaste amiche..come due sorelle!

Sento squillare il cellulare nella borsa, controllo ed è Kate!
"Ciao Kate come stai?", un velo di malinconia si fa spazio nella mia voce.
"Bene ANA ma a te..che succede? Per via del lavoro?", le dico di sì e lei non ci pensa su due volte a farmi rinsavire.
"ANA ti ho chiamata per proporti una cosa..allora tu stai per rimanere a casa dal lavoro giusto? Comunque l appartamento dovresti pur mantenerlo, quindi, perché non prendere un appartamento insieme in affitto, anche piccolo? E con calma cercherai anche un lavoro! Sarebbe l ideale per te in questa situazione!", come fa Kate a trovare la soluzione per ogni cosa?!
"Beh Kate..se a te va..non vorrei comunque essere di peso eh", la sento ridere attraverso il telefono.
"Mi va eccome ANA! Ti aiuterò anche con il lavoro stai tranquilla! Ti chiamo più tardi per aggiornarci ok? A dopo ANA!", la saluto e la mia giornata sembra ora prendere una piega diversa.

Sto leggendo un libro quando ad un tratto sentì bussare alla porta: "Kate ciao! Entra pure..", abbraccio la mia amica e la faccio accomodare sul divano.
"Cosa ti porta qui Kate?", le dico sorridendole.
"ANA..ti ho trovato un lavoro!", wow e io non posso che essere felice!

Sei tu L'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora