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Eravamo li, uno davanti all'altro, senza dire una parola.
Lui che mi guardava con i suoi occhi grandi.
Le sue iridi nere nelle mie verdi, che causavano in me emozioni infinite, come una serie di brividi. Ma nonostante ciò non lo credevo possibile...
Possibile che nonostante il dolore che mi ha procurato, nonostante tutto, nonostante tutti, continuasse a farmi lo stesso effetto!?
Abbassai lo sguardo, verso le mie scarpe, le quali in quel preciso istante erano diventate molto più interessanti di tutto il resto; due dita si appoggiarono sulle mie guance accaldate, rosse come un peperone. E mi tirarono su il capo, accarezzandomi. Poi avvicinò il suo volto davanti al mio, accarezzò nuovamente le mie guance e per poco non riuscì a baciarmi che io mi scansai indietro.

Mi chiese «perchè? Perché ti allontani da me. Ti sto dimostando il mio amore, quello vero.»

era colpito dal mio gesto, il suo volto non era il solito, divenne un po impacciato. Non sapeva come muoversi, cosa fare, sapeva che le sue azioni sarebbero state rischiose contro di me, vidii quanto ci rimase male così non esitai. Baciai le sue labbra carnose, volevo da troppo tempo farlo, ma speravo che lo facesse lui, ma tempo fa, ora era troppo tardi.

«vedi questo? È il bacio che avresti dovuto darmi tempo fa, senza mentirmi, senza deludermi. Ma tu hai preferito andare per la strada sbagliata.» dissi con aria stanca.

«ma io ti amo» mi disse, mentre mi stavo allontanado da lui.

Mi fermai un attimo, lui era di spalle era li che aspettava che tornassi indietro. Mi girai, andai da lui, con passo veloce. Mi ritrovai nuovamente faccia a faccia, volevo ridargli quel bacio, ma mi fermai, lo abbracciai e gli sussurrai all'orecchio « Jason non riuscirò mai a perdonarti, ma ti amerò lo stesso»
Rispose secco «ma io ti amo e tu non lo sapevi Rose, non sarai mai mia.»
Ero colpita, molto dalla sua risposta.
Ci staccamo uno dall'altro, vidi in quel momento Jason allontanarsi da me. E infine imbocco una strada e non lo vidi più per gli altri seguenti giorni.
Ripensai e ripensai, quel momento con Jason.
Ma io non avevo bisogno di lui per andare avanti, potevo anche avere di meglio, avrei voluto urlarglielo invece che essere carina con lui. Tutto il male che mi aveva fatto io non lo avevo dimenticato, tutte le notti passate a piangere, non le avevo dimenticate.
Ma lui, lui mi mancava.
Non riuscivo a stare senza di lui, senza il suo profumo che trascinava in tutti i posti.
Io chiedevo sempre scusa, quando facevo degli errori, oppure anche quando l'errore lo faceva lui. Chiedevo scusa, perché lui era più importante del mio orgoglio.
Non meritava tutto questo...tutte queste attenzioni che gli davo...io non me lo meritavo. Meritavo di meglio.
Tra la folla avevo paura di incontrarlo, non era una paura qualsiasi, era più ansia. Speravo sempre di incontrarlo, anche se dicevo che non avevo bisogno di lui.
Quel giorno non era al solito posto, alla stazione.
Di solito tutti i giorni lo incontravo, su una panchina, con una ragazza. Invece non c'era...lui doveva essere li, era impossibile che non fosse venuto.
Mai più da quella volta lui prese la metro.
E mi mancavano quelle sue labbra carnose, le sue mani che sfioravano le mie, i suoi abbracci, mi mancava lui.
E che fosse lui quella persona sbagliata?
Quella per cui avrei fatto di tutto?!
Mi sentivo come persa, non mi era mai capitato.
Mai avevo donato così tanto, non intendo il mio corpo, ma il mio cuore.
Era sempre stato sigillato, e ora?
Ogni volta che pensavo a lui mi batteva all'impazzata, il battito era talmente ansioso che anche l'ansia aveva l'ansia.
Avevo paura.
Sembravo una matta, una fifona...
E ne avevo vista di gente scappare dall'amore, ma io sembravo andare incontro ad essa e non ricevere niente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27, 2017 ⏰

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