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«Baby, you got me so excited.»

«»

Mi arruffai i capelli, scaraventando la penna sui quaderni.
Vaffanculo.
Capivo poco e niente di meccanica dei solidi, e quell'intruglio di lettere e segni non aiutava affatto.

"«Ricordati bene figliolo: i soldi costelleranno la tua vita di gioie. Nuoterai nei tuberi, Dolce' sarà il tuo posto preferito e avrai sempre latte o the in cui inzuppare il tuo biscotto. Ma ricorda: tutto questo ben di Dio lo otterrai solo con un duro e fattivo lavoro, solo così i tuoi profitti saranno proficui e prolungati fino al tuo appassimento; no soldi, no pagnotta.»"

Rabbrividii, ripensando alle parole stracolme di doppi sensi dettate da mio nonno, oramai defunto.
Eh nonno, la pagnotta no, ma il würstel sì.

Passai la lingua tra le labbra, leggendo uno degli esercizi datoci nelle slide per la preparazione all'esame.

Frequentavo un'università ingegneristica americana, il Massachusetts Institute of Technology, conosciuto anche come MIT. Mi feci un culo grande quanto una campana per entrarvici e, dopo svariati fallimenti, mi ammisero - miracolosamente.

Se studiavi in questo college: o eri figlio del "Duca di 'Sto Culo", oppure eri il secchione di turno, tanto trascurato da non sapere cosa fosse una vagina e - falegnameria a parte - una sega, a costo di prendere trenta con la lode e sei medaglie da Trump ad ogni singolo e innocuo test.

Ma, ahimè, non ero proprio il tipo.

Sbuffai prepotentemente, immergendo le falangi nella folta chioma bionda.
«Jimin, studia.»

Contemplai il libro per un paio di minuti osservando la spiegazione, passando poi lo sguardo allo schermo del pc, dove la consegna vigeva ancora.

"7.109  Risolvere l'Esercizio 7.108 nel caso che il deformometro formi un angolo β  = 35º con un piano orizzontale."

Osservai interdetto la figura, corrugando leggermente la fronte.
«Aish! Aish, aish, aish, aish!»
Chiusi voracemente il libro slittando indietro con la sedia, voltandomi poi a constatare l'orario ancora fresco di pomeriggio segnato dall'orologio.

Abbandonai il libro di testo sul tavolo in legno in cucina, dirigendomi verso il salotto. Essendo un istituto tanto pregiato chi poteva permetterselo - per risultati o denaro - poteva alloggiare in piccoli appartamenti forniti dall'amministrazione, anziché nei dormitori. Mi buttai di peso sul divano ad 'L' e, armato di telecomando, aprii Netflix.

Mentre sfogliavo i vari film, allungai un piede verso la fine del sofà, afferrando con questo una coperta ordinatamente piegata.

Nulla.
Annoiato dalla scarsa scelta, cominciai a ficcanasare nei nuovi generi inseriti.
Finché qualcosa catturò la mia attenzione.

Ghignai, non appena la sezione 'Erotico' si parò sullo schermo.
Selezionai una clip a caso, scoprendo - tristemente - che fosse di serie B.

Non è che fossi etero, solo mi eccitava vedere un tale rapporto. Insomma, non c'era lubrificante della Durex a mandarlo dentro. Bensì altro.

Mi schiarii la voce e, una volta poggiato il telecomando sullo schienale, cinsi le mani allo stomaco per scaldarle.

«Oh, accidenti, non avevo visto il cartello mi scusi.»

Booty » YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora