Viso D'angelo (Seconda Parte )

la luce infondo al buio

Un soffio di vento sfiorò i miei capelli color miele , ero seduta lì in quel parcheggio ad aspettare un autobus che non arrivava mai , posai  il mio sguardo in un punto oltre la siepe avvertì un senso di vuoto , non mi ero mai sentita così sola non si sentiva fiatare anima viva , così mi riaggomitolai in me stessa come chiusa dentro un riccio una barriera al di fuori del mondo , ripudivo quella curva che giorno dopo giorno si accentuava sulla mia schiena e ripudiavo chiunque la guardasse malamente , finchė, una fresca ebbrezza non accarezzò il mio volto era lui mi girai di scatto si era proprio lui davanti a me come Dio sceso in terra "il Moro " questo era il suo nomignolo non sò ancora il suo nome tutti lo chiamano così , sarà forse x i suoi luoghi capelli neri , il suo labbro pronunciato quel fisico da classico "figo" e quegli occhi... mamma quegli occhi !!  In quegli occhi ci morirei , ti rubano l'anima anche se stai lì a fissarli x un solo secondo , lui mi provoca una tempesta ormonale , lui mi bacia il cuore anche se non lo sà scese dalle scale che conducono al parcheggio  e cn quel labbro screpolato color pesca fece una smorfia ammiccante e mi buttò un occhiatina Non sò se x i miei difetti o perchė un pò gli interesso ma con quella schiena che mi ritrovo non voglio farmi false illusioni lui come tutti gli uomini del resto non riescono a guardare oltre ciò che vedono ,  loro rimbamboliscono solo davanti a delle cosce lunghe con tacco dodici e  un bel davanzale , Dell 'anima pura non se ne fanno nulla , a volte credo di essere un danno della natura però vedendo lui tutto cambia e si riavvia in me una grande speranza ,la speranza che un giorno possa che conquistare quei grandi occhioni da urlo anzi non ė tanto una speranza ma una sfida cn me stessa e con i miei desideri, io ci riuscirò ...