14 anni.

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"Emilyyyyy".
Ecco lo sapevo. Anche oggi mi sono svegliata tardi. Alle grida della mia sorellina mi alzo e vado in cucina. Preparo il mio solito cappuccino e la saluto con un bacio in fronte.
"Ciao cucciola buongiorno"
"Ciao Emy, mamma ti aspetta in giardino, ti vuole parlare"
"Okay a dopo, preparati che andiamo insieme oggi a scuola"
Esco in giardino e vedo mia madre con delle occhiaie più nere dei calzini di Julie dopo che ha giocato in terrazza.
"Ciao mamma, Julie mi ha detto che dovevi parlarmi, qualche problema?"
Inizio a preoccuparmi appena alza lo sguardo, sembra una di quelle ragazze dei film horror, ha sicuramente passato la notte piangendo.
"Ei tesoro buongiorno"
Mostra uno dei sorrisi più finti del mondo.
"Siediti, ti devo parlare, è stato difficile decidere di dirtelo ora"
"Non farmi preoccupare, riguarda papà?"
Mio padre è in guerra ed è progioniero, non so di quale guerra. Non l'ho mai conosciuto perchè è  da 16 anni lì, ma non mi quadra mi sembra strano, tutti questi anni? Non mi sono mai documentata, ho soffrito tanto in passato e non ho intenzione di soffrire ancora.
"Oggi sono 14 anni" dice con le lacrime agli occhi.
No non ditemi che ho scordato il compleanno di Julie! Nono impossibile lo fa a dicembre ne sono certa.
"Mamma spiegati, mi fai preoccupare"
"Tesoro, mi dispiace di non avertelo mai detto, ma, tuo papà è morto, 14 anni fa"

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