Sentimi. Dimmi che non accadrà,
dimmi che il tempo non verrà a prenderci
a dividerci,
a riderci contro, che
ogni sera,
ogni intento
a noi dentro, ogni forma
adorna, piena
del nostro mischiarsi
rimarrà.
Baciami.
Baciami, ancora. Ora dimmelo di nuovo,
dimmi che non accadrà,
dimmi che non mi lascerai mai sola.
Questo momento
che ha seppellito
la mia e tua umana natura,
non mi porterà ad essere una sol cosa, vero?
Non riderà dentro a noi,
non riderà: ogni sera, ogni forma, ogni intento
nostro non si mischierà
alla parola morte.
Oddio!Che il cielo ci afferri con i suoi artigli.
Tu ed io,
come fossimo
due prede,
incaute, disarmate
prede.
Scritto per la Casa_delle_Civette
Nota dell'autore: Ho immaginato le parole di Lei, innamorata, con il suo uomo e la paura della fine di tutto.La situazione della tragedia dell'Hotel di Rigopiano, che ho molto sentito, mi ha suggerito questo componimento. Ho immaginato una coppia, e la voce di lei, tremante e vicina all'ipotermia, sommersa da cumuli di neve, intrappolata e il suo vacillare, il suo estraniarsi dalla ragione per aggrapparsi a tutti i costi alla vita.