Capitolo 1

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11:28
Sabato

Dinn!
Mi sveglio di soprassalto, giro la testa verso il comodino e vedo 1 nuovo messaggio, ~vediamo chi rompe i coglioni a quest'ora del mattino~ penso tra me e me, apro il messaggio:
<< Cara Alice, Megan non sta bene, e noi dobbiamo andare a lavorare, alle 12:00 a casa nostra. Grazie il S. Smith.>>
~Okay, 30 minuti circa, devo fare la doccia, ...., ..... non perdere tempo su!~ si, mi do autostima da sola, perché senza quella ora non sarei qui. Mi infilo sotto il getto bollente della doccia, non ho tempo per fare i capelli, prendo il mio bagno schiuma preferito e mi inschiumo per bene, mi risciacquo, e sono fuori dalla doccia! Mi asciugo e opto per dei leggins neri con una camicetta rosa pelle di seta. Mi trucco velocemente, un po' di mascara e uno chinion alto.
Per completare il look, la mia adorata giacca di pelle nera, il nuovo zaino nero dell'H&M e le mie amate Nike Air Max grigie.
Scendo le scale, non saluto neanche mio padre che è seduto sul divano a guardare il tennis, perché tanto a lui non frega niente di me.
Scendo ancora un piano e mi ritrovo in garage, apro il garage e vengo investita da un ondata di freddo, per fortuna appena salgo la macchina è calduccia. Faccio retromarcia in fretta e mi accorgo che sono già e 52, ~ ce la posso fare~.
Posteggio la macchina, la chiudo e corro a più non posso verso l'enorme villa dove alloggiano la famiglia Smith.
Suono il campanello, con oramai il fiatone, mi apre la Signora Smith, è sempre molto elegante.
"Puntualissima Alice, vieni accomodati pure." Mi fa segno di entrare, "Grazie, Megan come sta?" chiedo un po' con ansia. "Ha la febbre, ora sta dormendo." dice cordiale.

Sono passate 3 ore da quando sto facendo da baby-sitter alla piccola Megan, è molto dolce, ha 2 anni e mezzo, ha i capetti marroni nutella come gli occhi. Si, faccio la babysitter ma fidatevi, solo per questa famiglia, solo perché erano molto amici di mia madre.

~ehii!
Non mi sono ancora presentata, mi chiamo Alice, Alice Sole, abito vicino a Londra, ho i capelli color biondi chiaro e le punte grigie, gli occhi verdi e azzurri.
Vivo con il mio donatore di sperma, la sua mogliettina snob e sua figlia, la mia sorellastra. Vi spiego due cose, uno, la mia sorellastra è l'unica persona che mi capisce, odiamo profondamente quei esseri umani che vivono con noi, lei proprio come me ha un suo fascino, ha i capelli marroni scuro, pelle abbronzata e occhi verdi.
In comune abbiamo un tatuaggio, c'è lo siamo fatte per il giorno del mio 16 compleanno, abbiamo scritto: Stay Strong che significa sii forte. Lo abbiamo fatto in memoria di mia madre, che era anche la sua, in un certo senso.~

Sento qualcosa piangere, o meglio qualcuno. Megan si è svegliata, è ora di dargli la pappa, tiro fuori dal frigo quelle specie di semolino di frutta, mi fa venire lo sbocco, sono a darglielo, poveretta, io gli darei le patatine del Mac Donald's.
Sono le 16:30, fra poco arrivano i genitori della piccola mocciosa, mi piace questo nomignolo che le ho dato. Ho giocato con lei al trenino, ora la febbre sta passando, ha le guance rosacee. Amo quando dice: "Tice!" vuole chiamarmi per nome ma non ci riesce, è adorabile. Sta guardando il tatuaggio che ho sul polso, ho disegnato su un infinito, dove ci sono le vene. Lo tocca, penso che gli piaccia.

Suonano il campanello, saranno loro, i signori Smith, guardo dalla finestra, infatti. Apro la porta, ho in braccio Megan, e inizia a fare urletti di gioia appena gli vede.

Saluto la famiglia e ritorno a casa, vorrei non tornarci per quei due esseri che mi fanno da tutori legali, l'unica cosa bella di quella casa è la mia sorellastra, Anna.

Oh cazzo, si sente già urlare da fuori, non promette nulla di buono. Entro cercando di non fare rumore, ma sbatto in dei tacchi di Miss Matrigna, dio solo sa quanto la odio!!

"Alice, dove sei stata ?!" mi chiede mio padre. "Sono andata a fare babysitting dalla famiglia Smith!" gli urlo.
"Signorina non parlarmi con quel tono di voce !" urla più di me. "Okay, non posso anche fare più quello che voglio ?! ho  17 anni !! 17!!! non 5!!!" qui non va a finire bene. "Va in camera tua adesso!" mi urla mentre salgo le scale. Non ne posso più di questa situazione.

Entra in camera Anna, ha appena urlato a sua madre che la vita è sua e può farsene quello che vuole. La capisco, per questo siamo così legate. 

Camera mia è camera sua, la condividiamo, devo ammettere che è bella e grande, la nostra camera è dipinta di un colore crema, soffitti alti e pavimento  in parquet. Abbiamo un letto matrimoniale, ma c'è lo facciamo bastare. 2 cabine armadio e in bagno a lavabo doppio, anche un grazioso balcone dove lo abbiamo arredato con un divano dove passo a fumare.

È ora di cena, ho studiato, non che ne abbia voglia, giusto per prendere buoni voti a scuola, ecco, una cosa che non mi é mai mancata è il cervello, vado molto bene a scuola con il minimo sforzo. Dai andiamo giù a mangiare.

La cena come da 3 anni a questa parte faceva cagare. Un giorno glielo vorrei dire, ahah ci rimarrebbe ci merda, Miss Matrigna.

Cerchiamo di dormire va.

Domenica
Oggi è un altro giorno, io e Anna abbiamo deciso di andare a Londra centro. Non abbiamo idea di cosa fare ma di certo non vogliamo stare un minuto di più in quella casa.
"Andiamo al cinema !" mi dice Anna,"Okay, che film guardiamo ?"  chiedo "Uno sdolcinato, per cambiare."
"okay"

Finito il film è tardi, torniamo a casa e ci troviamo da sole, meglio così va.

"buonanotte best."
"buonanotte amo."
Mi prende la mano e la stringe alla sua, ci addormentiamo mano nella mano.

spazio autrice:
1017 parole per voi!
Hello'💗
spero con tutto il cuore la storia vi piaccia!!
/gio🌹

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2017 ⏰

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