2* Capitolo " Nonostante Il Tempo "

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                                              " Nonostante Il Tempo "

Sono passati circa due mesi da quella tragica mattina e ancora oggi ritornano in mente immagini che logorano il cuore. * rabbrividisco * In tutto questo tempo non ho trascorso un attimo da sola con me stessa . La casa è colma di fiori , regali e amici che senza sosta , continuano ad arrivare.. Uno , due , tre o più al giorno, alimentando ancor di più la mia angoscia e buttando legna su quel fuoco che ormai resta vivo nei miei ricordi. Ciò che mi rincuora è avere l'affetto delle persone a m care. Lohren ormai vive nel mio appartamento , facendo di tutto pur di portare la mia attenzione su altre cose. Film , Sport , Gossip, cenette organizzate con amici.. Ormai rifiuta ogni mio invito a lasciare l'appartamento per trascorrere anche una sola serata insieme ad Eric , il suo ragazzo. Spesso mi chiedo fin dove può arrivare la pazienza di un uomo. Finalmente questa settimana il gesso sarà tolto , pensandoci mi mancherà. Grazie alle brillanti idee di Lohren, con il tempo , assunto un aspetto allegro e confortevole , quasi di compagnia... Lohren negli ultimi mesi ha costretto chiunque fosse venuto a farmi visita , a lasciare un piccolo ricordo sull'ingessatura ormai ultra colorata , senza dimenticare la sua idea geniale. Un giorno la vidi camminare senza sosta in giro per  casa. Andava anti e indietro senza fermarsi un solo attimo ... sembrava nervosa , pensierosa.. ma nonostante tutto non riuscivo a spiegarmi il perché di quei sorrisini malefici che di tanto in tanto mi rivolgeva. Dopo un po la vidi correre e aprire la porta principale , era Eric. Le consegnò una piccola bustina argentata e lei con l'espressione di una bimba super felice le si fiondò addosso cominciando a ringraziarlo regalandogli  baci a più non posso . Io intanto continuavo a non capire. Corse da me in un lampo e con i suoi occhioni luminosi mi chiese l'esclusiva della prima dedica, con quel faccino mi fu impossibile rifiutare. Quella sera insistette affinché non mi alzassi per spegnere la luce << Allora per qualsiasi cosa sono in camera mia, risposa e non odiarmi , almeno non sarai sola stanotte >> quelle parole mi confusero ulteriormente , ma non mi ci volle molto a capire. La scritta era stata fatta con colori Fluo ed un piccolo bagliore colorava la cmaera buia , non riuscì a trattenere un sorriso , appoggiai la testa al cuscino e sulle note della sua dolce risata proveniente dall'altra stanza mi addormentai.. 

Ore 4.00 am * Squilla il Telefono *

 Con un balzo scattai dal letto dimenticando l'ingessatura e gridando per la fitta di dolore mi accasciai su un mobile posto nel corridoio. Il telefono continuava a squillare e senza rendermene conto le lacrime cominciarono a sgorgare da sole senza sosta. Raggiunsi la postazione ormai troppo tardi , la segreteria cominciò a lampeggiare. Alle mie spalle Lohren mi raggiunse prendendomi per le spalle , provava a tranquillizzarmi << Avranno sbagliato >> disse. Con finta indifferenza diede il via alla riproduzione del messaggio , il tempo si era ormai fermato. 3-2-1 .. Beep << Pensavi ti avessi dimenticata ? Oh No Piccola Jey , non è così , ho voglia di giocare e tu giocherai con me. Tornerò presto , aspettami. >> Non riuscivo a crederci. Mille pensieri e parole come un uragano tormentavano la mia mente . Le immagini di quella mattina ,il sangue , le grida , il pavimento gelido , il tunnel, il messaggio. Lohren era paralizzata accanto a me , ancora immobile fui distratta da un rumore. Aveva staccato il telefono dalla postazione , gettandolo con rabbia chissà dove. Restammo in silenzio. Mi portò una sedia e cominciò a preparare una camomilla. Poco dopo la sentì parlare al telefono , immaginai fosse Eric e ne ebbi la conferma, poco dopo ci raggiunse. Per un inspiegabile motivo il messaggio scomparve dalla segreteria , ritenemmo inutile avvertire le autorità. Eric quella notte rimase con noi e per quanto la stanchezza fosse ormai Regina , nessuno dei tre riuscì a chiudere occhio . Dopo una settimana di calma apparente gli incubi presero vita , cominciando ad assalirmi senza pietà ogni notte, ritrovandomi in lacrime al risveglio o senza voce per le grida disumane. Le settimane passarono e , fortunatamente , non ricevemmo alcuna chiamata. Lohren ed Eric erano chiaramente esausti. Ormai non lasciavano l'appartamento prima che qualcuno venisse a dargli il cambio. Dopo un mese di calma apparente mi imposi affinché potessero ritagliarsi un piccolo momento di intimità . Dopo numerosi rifiuti ed insistenze accettarono . Ormai ero capace di provvedere a me stessa . Il Gesso non c'era più e la riabilitazione era quasi al termine. Uscirono intorno alle 8.00 p.m con la promessa di essere a casa per le 10.00 p.m. Quando lasciarono l'appartamento un senso di leggerezza invase il mio corpo . Decisi di dedicare ogni singolo secondo di quel tempo interamente a me stessa. Accesi lo stereo e preparai la vasca con acqua calda e sali profumati. Un bagno caldo , pizza e poi a letto. Un programma a dir poco entusiasmante. Potevo finalmente stare in pace con i sensi e metabolizzare quanto accaduto nell'ultimo periodo. Passando in cucina notai un filo sospetto spuntare dalla porta di un piccolo mobiletto. Era il telefono, in effetti era li da mesi e considerando la calma dell'ultimo periodo decisi di accenderlo. La vasca era pronta , l'acqua era calda. Spensi la luce ed accesi una piccola candela per rendere la situazione più intima e rilassante. Quella serata era tutta mia , mi infilai tra le bolle. Dopo 10 minuti ormai stordita dal tepore dell'acqua, la mia attenzione si concentrò su un rumore intermittente proveniente dall'altra stanza. Dopo pochi secondi partì il messaggio : < Ehy Piccola Jey , com'è la vita senza di me ?  Sai il tempo passa fin troppo lentamente , tanto che comincio a sentire la tua mancanza. Devvo ammetterlo , nonostante qualche piccolo ricordo indelebile sul corpo resti sempre la più bella,  Attenta a non  prender freddo dopo il bagno.  Ciao Piccola Jey , ci vediamo presto>. Di Colpo ebbi la sensazione di essere intrappolata nel mio stesso corpo. Gli occhi spalancati , labbra serrate , i muscoli si irrigidirono , il cuore batteva sempre più forte. Volevo gridare , piangere , scappare, ma il mio corpo me lo impediva . Ormai non ne ero più al comando . Mi accorsi pian piano di non riuscire a distinguere più gli oggetti che mi circondavano , il bagliore era sempre più spento e lontano . Dopo poco restai li , priva di sensi nella vasca da bagno.

* Ciao Ragazzi  Spero vi spia piaciuto anche questo capitolo e che continuiate a seguire la mia storia e votare .. Prometto di pubblucare il 3* capitolo a beve . Baci a tuti  :) * 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25, 2014 ⏰

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