PRØLØGØ

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"Lucy, promettimi che se dovessi non farcela, tu andrai avanti!?"
"Non posso! Natsu ti amo, non andare"
"Lucy non posso.. Devo difendere te e il nostro futuro"
" Ma Natsu.. Potresti non tornare più, potresti... "
Non mi diede il tempo di finire la frase che, le sue labbra, si poggiarono sulle mie. Il bacio da dolce, divenne più passionale e senza staccare le labbra, mi spogliò. Eravamo entrambi nudi e dopo avermi appoggiato sul letto, entrò dentro di me.
Dopo alcune spinte, venimmo insieme e ci addormentarmi così, ancora uniti.

Erano passati sei anni da quella maledetta battaglia che cambiò per sempre le sorti della gilda. Tante anzi troppe cose erano cambiate; la gilda si era sciolta, e molti erano i morti, tra cui il master e Natsu Dragnell. I sopravvissuti alla battaglia, si erano trasferiti in altre città, e gli unici rimasti nella città, eravamo io, Erza e Gerard. Noi eravamo rimasti lì con un unico obiettivo;  ricostruire la gilda. Ricordo ancora il dolore che mi aveva travolto quando non lo vidi tornare. Provai tanta sofferenza, ma in quel tunnel di sofferenza, trovai la mia luce.. Scoprì di essere incinta e il padre, era la persona che non era tornata.
"Lucy, va tutto bene?" chiese Gerard entrando nella stanza.
"Si sto bene! Sto solo pensando a quel giorno" gli risposi.
"È incredibile quanto gli assomigli!" esclamò il blu, guardando la piccola figura che dormiva beata nel mio letto.
"Hai ragione! Ho notato che, man mano che cresce, assomiglia al padre. C'è un altra cosa, dimostra un età più adulta rispetto all'età che ha."
"Perché non vai avanti?" chiese Gerard. In quegli anni, sia Gerard che Erza, avevano preso un ruolo importante nella mia vita.. Erano come dei fratelli.
"Sai Gerard, non sei il primo è perciò ti rispondo come ho risposto ad altri; Natsu non è morto.. Lo sento"
"Ma perché sei così sicura?" continuò il ragazzo.
"Non abbiamo un corpo su cui piangere.. Perciò sono realista!"
Gerard, stava per parlare ma venne interrotto da Erza Scarlett che era entrata nella stanza. Si avvicinò alla bambina e l'accarezzo dolcemente.  Sorrisi e guardai Nashii.. Nashi era il nome che avevo scelto in onore della mia unione con Natsu. Mia figlia, aveva quattro anni e aveva i capelli rosa come quelli del padre, mentre gli occhi, erano marroni. Per quanto riguarda il carattere, assomigliava al padre; forza, testardaggine e affrontava ogni situazione col sorriso.
" Mamma ho fame!" disse la piccola, aprendo gli occhi.
"Vado subito a prendere il latte" le risposi e dopo aver guardato Gerard e Erza, andai a prendere il latte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2017 ⏰

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