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Sbuffai, giocherellando con una ciocca di capelli. "Sei un caso perso, Tina" disse il mio migliore amico, poco distante da me "Quando capirai che i libri sono meravigliosi?" sorrise alle sue stesse parole.

Come al solito, passavamo il venerdì pomeriggio in biblioteca mentre sfogliavamo o leggevamo qualche libro.
O meglio, era lui a leggerli, io gli facevo solamente compagnia.

Non mi era mai piaciuto leggere, ne circondarmi di libri. "Sei tu che mi trascini qui sapendo che a me non piace stare in biblioteca" sospirai per l'ennesima volta.
"Forse è perché voglio far appassionare anche te ai libri?" mi lanciò un occhiataccia prima di avvicinarsi ad uno scaffale, indeciso su quale libro prendere stavolta.
"Nessuno riuscirà mai a farmi appassionare ad un libro."

Alzò gli occhi al cielo. "Matt, che ne dici se per una volta non ci dividiamo?" chiesi sorridendo falsamente. Lui alzò un sopracciglio "E dove vorresti andare?"
"Tu potrai continuare a fare il topo di biblioteca, io scendo un attimo in caffetteria." dovevo ammetterlo, mi piaceva chiamarlo in quel modo.
"Eh va bene, ma ti rivoglio qui massimo entro un'ora."

Saltellai e battei la mani come una manina, per poi precipitarmi in caffetteria. Presi un cappuccino per poi sedermi in un tavolino, poco lontano da una ragazza con un libro in mano. Presa dalla curiosità e dalla voglia di parlare con qualcuno, le dissi "Come mai?"

Lei alzò gli occhi dal suo libro, e mi rispose "Come mai cosa?"
"Come mai ti piace così tanto leggere?" mi spiegai meglio.
La sua risposta mi lasciò piacevolmente sorpresa.

"Leggere è come scappare dalla tua vita per viverne un'altra."

"Oh, ehm, hai un libro da prestarmi?" dissi, vergognandomi a chiederle una cosa del genere.
Lei prese un libro dal suo zainetto e me lo passò, per poi andarsene salutandomi.
Aprii la prima pagina, e notai subito un post-it con un numero di cellulare, sopra vi era un nome.

Alaska