Dark inside

John

Durante quella notte, mentre stavo volando nel cielo scuro, vidi una figura venire verso di me...
Sembrava quasi un umano, e infatti lo era.
Era un umano semplice con un deltaplano che si era bucato.
Io glielo tolsi di dosso e lo sollevai con i miei poteri.
Lui mi salutó e mi ringrazió.
"Mi chiamo John, ti ringrazio immensamente! " Disse affannosamente.
"Prego . Io mi chiamo Anna. Dove sei diretto?"
"Da nessuna parte in realtá. Posso seguirti?"
Era uno strano soggetto. Aveva i capelli neri era magro e aveva addosso degli abiti scuri e sorrideva sempre.
"Non posso trattenerti sospeso sempre in aria... Vorrá dire che cammineremo. "
"Starai scherzando! La sotto c'è l'oceano!" esclamó lui.
Io lo trattenni ancora un pó poi scendemmo in un isolotto e io gli dissi:" Dormiremo qui sta notte. "
Il ragazzo annuì.
Sembrava quasi che lo comandassi io, per così dire ... Ma almeno avevo qualcuno a tenermi compagnia!
Il giorno dopo mi svegliai e lo vidi che era giá in piedi da un pezzo.
Aveva preparato la colazione a base di cocco.
Io, nonostante apprezzassi la sua gentilezza dissi che non avevo fame.
Lui mi chiese la mia storia e io gliela raccontai mentre lui mangiava.
Quando finii lui volle assolutamente aiutarmi e poco dopo avevamo giá attraversato l'oceano volando.
Eravamo adesso sulla terraferma dove ci aspettavano ore di cammino.
"Anna, tu conosci questo posto?"
"No, penso che ci vorrá un pó*sospira*"
" In realtá vorrei sapere una cosa... Quando sei nata avevi i genitori?"
"No... Se ne sono andati e mi hanno lasciata da mia zia che mi ha educata fino a 15 anni. Poi morì ed io rimasi sola ..."
John mi guardava tristemente come se fossi un cane bastonato.
Poi mi disse : " Adesso hai un amico! Stá certa che prima o poi vivrai felice!"
Grazie.... Pensai.