Arrivati a destinazione

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Arrivammo la sera alle 8 ,a l'aeroporto di stansted , notai subito quegli enormi grattacieli ero affascinato dalla loro grandezza .però ci dovevamo sbrigare, quindi prendemmo qualcosa da mangiare e ci avviammo al pullman che ci portò fuori Londra . Eravamo arrivati a casa ed era precisamente 50 metri quadri cioè un buco ma già meglio della vecchia .!! Era un condominio a forma di rettangolo con uno spiazzo nel mezzo dove alcuni ragazzini dal accento inglese giocavano a calcio , naturalmente non capivo quello che dicevano ma...io volevo giocare insieme a loro !!Però pensai che era meglio ambientarsi e soprattutto imparare quella strana lingua che tutti chiamano"inglese".
La mattina seguente mio padre andò a lavoro e mia madre accompagnio me e mio fratello a scuola in pullman per farci imparare la strada da casa al centro.
Arrivato a scuola ci vergognammo molto , e come ogni classe che si rispetti ci presero in giro tutta la giornata . Naturalmente a me non fregava e neanche a mio fratello .quando la giornata finii ero nel corridoio per uscire
Quando!!vidi un avviso appeso ad una parete della scuola ,mi interessai subito perché c'era scritto football l'unica parola che so ,quindi feci entrare mia madre a tradurre l'annuncio visto che almeno lei sapeva l'inglese e disse che vi era scritto:CERCASI STUDENTI PER LA SQUADRA DI CALCIO DELLA SCUOLA ALLENAMENTO MARTEDÌ ALLE 4 . In quel momento esplosi dalla gioia non stavo più nella pelle!! ,Ma Come al solito mia madre mi disse che dovevo andare al doposcuola per imparare l'inglese e che non ci dovevo andare !!
In quel momento misi spezzò il cuore ma non potevo dire di no .arrivati a casa lo raccontai a mio padre ma feci male perché mi sgridò e mi tirò uno schiaffo e corsi a piangere in camera mia senza nemmeno pranzare e cenare.

Alberto jhons un sogno diventato realtà .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora