Entrò furtivamente nella stanza stando attento a non far cigolare la porta dietro di se; la bacchetta in mano.
"Lumos"pronunciò.
Un getto di luce opaca scaturì dalla bacchetta illuminando la stanza tappezzata dai vari ritratti dei presidi di Hogwarts.
Tutti dormivano e russavano nelle loro cornici.
Sebbene questo potesse promettere bene, Albus era avvolto dalla paura di essere scoperto da un momento all'altro.
Era stato un po' imprudente ad aggirarsi di notte per i corridoi, senza che il Mantello dell'Invisibilità lo protegesse; ma il motivo che lo spingeva a farlo era molto importante:doveva interrogarlo.Ma dov'era?.
La luce della bacchetta scrutó la stanza centimetro per centimetro,ma non lo trovò.
Una cosa poi risaltò la sua attenzione;sul camino spento della sala, spiccava un enorme quadro dalla cornice dorata incastonata di rubini rossi.
Si avvicinò stando attento a non svegliare il suo occupante. Al suo interno c'era un mago molto vecchio, dalle vesti color porpora.Sulle spalle ricadevano i lunghi capelli ,color argenteo come la sua lunga barba. Era seduto su una poltrona,Aveva il capo chino e gli occhiali a mezzaluna, non facevano intravedere se egli dormisse oppure no.
Una targhetta sotto di esso recitava la seguente frase:
"Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente molto più delle nostre capacita".
Albus Silente<<Vedo che è abitudine per voi cacciarvi nei guai...>> disse una voce alle sue spalle.
Si voltò,agitando l'aria con la bacchetta; fino a quando illuminò un volto giallastro e inespressivo, con una lunga cortina di unti capelli neri. Indossava un lungo mantello nero. Sotto c'era scritto a lettere verdi.
Sempre
Severus Piton
<<Io non volevo...è che..>> si scusó Albus intimorito.Piton ghignó sprezzante.
I due si guardarono per un po' fino a quando Piton,inarcando un sopracciglio gli parlò...
<<Sei identico a tuo padre, la voglia di pavoneggiarvi vi fa da padrona>>
<<Io non mi pavoneggio, signore >> rispose Albus << cerco solo risposte certe..E solo lui può darmele>>
Piton non rispose, camminó avanti e indietro nella tela, facendo svolazzare il mantello nero dietro di sé.
Albus si allontanò dal ritratto e cercò ancora , ma non trovò niente.
<< Molto nobile la ricerca della verità, vero Severus?>> domandò un altra voce nella stanza, si voltò. L'uomo dalla lunga barba d'argento lo guardava sorridendo.
Albus restò fermo,ipnotizzato dagli occhi azzurri del vecchio preside.
<< Come dissi a tuo padre, tanti anni fa,prima che tu nascessi, sono le nostre scelte che dimostrano quel che siamo veramente molto più delle nostre capacità>>
<< Quindi lei ritiene che stia facendo la scelta giusta?>>
Ecco il resto del racconto sarà pubblicato in seguito, desidererei che qualcuno mi desse qualche consiglio(le critiche costruttive sono sempre ben acette) per migliorare il mio stile di scrittura.😊
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Il quadro del Principe.
FanfictionQuesto è un piccolo estratto della mia storia;in cui si parla dell'incontro tra Albus Severus Potter e il professor Piton.