Era appena trascorsa un'altra meravigliosa estate sotto i caldi raggidel Sole, nella dolce terra verde della Calabria. Sembrava volata via, scappatatroppo in fretta per studenti e lavoratori costretti, ora, a tornare ai loroconsueti lavori. Ciò nonostante, quel 17 settembre sembrava iniziareserenamente, cullato dal dolce cinguettio dei piccoli uccelli in ritardo coiloro nidi, ora affrettati a trovare del buon cibo per la famiglia. Il Sole splendeva già alto, nonostante la tiepida alba fosse solo appenaaccennata. Quella che ora correva via, era stata un'estate calda e densa, di comenon se ne vedevano da anni. Sembrava non volesse andare via, come se fossetroppo angoscioso dire addio a tutti quei bambini che sorridevano felici tra ifreschi schizzi d'acqua ed il caldo calore del Sole. Adesso, invece, i sorrisi che spiccavano qua e la, nel cortile delcollege, erano ben diversi da quelli appena vissuti. Tra l'immensa folladavanti l'ingresso del college, ci si ritrovava nei più svariati volti: eranomolti i sorrisi raggianti di un abbraccio di ritrovo tra amici, ma nonmancavano certo volti timorosi di studenti appena arrivati, i nuovi del primocorso. I loro occhi timidi raccontavano speranze e sogni segreti che le parolenon sapevano esprimere, ma sui loro volti splendevano raggianti aspettative efiducie verso quel mondo che ora appariva loro come misterioso esconosciuto. Evelyn McTrue non sapeva distinguersi tra loro. Era appena una 17enne,ma dimostrava molti anni in più, tanto era alta e bella. I suoi occhi, colordel mare, sembravano contenere tutto l'amore del mondo, mentre lunghi capellirossi le incorniciavano il viso leggermente spruzzato di lentiggini. Ilpassato, però, l'aveva segnata ormai troppo spesso per poter, ora, gioire dellasua immensa bellezza, così come i suoi occhi sapevano di poter contenere unintero oceano tanto erano stati bagnati nel corso degli anni precedenti. Anche oggi, però, nonostante tutto, sotto quegli occhi ormai troppostanchi e colmi di delusioni per splendere ancora come una volta, si facevalargo un raggiante sorriso pronto a coinvolgere chiunque ci si fosseaffacciato. Evelyn appariva forte e sicura ma, al tempo stesso, dolce ed umile.Anche oggi sorrideva. Che fossero solo denti? Nessuno lo sa. Quelsorriso c'era, però. Ed era sereno, tranquillo, talmente rassicurante dacoinvolgere chiunque ne fosse stato soggetto. Isuoi pensieri erano, tuttavia, ben lontani dalla serenità che i suoi occhiemanavano. Era ansiosa, preoccupata, ora che le appariva davanti un nuovo viaggio alei sconosciuto. Cercava sempre un modo per sentirsi sicura, quasi protetta, come se ilmondo li fuori le facesse troppa paura per poterlo affrontare da sola. Ed oralo era, in un misero angolo di quella lunga strada colma di ragazzi e ragazzeforse angosciate quanto lei, forse più, o forse meno. Lei aspettava qualcuno,però, e questo, in parte, la rassicurava.
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Female - not asking for it
RomanceTUTTI I DIRITTI RISERVATI Ad un'amica speciale che mi ha fatto scoprire le bellezze del mondo attorno a me e, soprattutto, mi ha aiutata a scoprire me stessa. Con affetto, Jessica Mandorla.