Il trasloco

37 3 2
                                    

Ciao, sono Giorgia vivo a Beverly e oggi mi trasferirò a New York. Io non me ne vorrei andare, qui ho i miei amici, e ci vuole poco più di mezz'ora per arrivare a Beacon Hills dove abitano i miei amici di infanzia e di adesso. Sono le nove di mattino e io sto ripetendo a mente tutto quello che ho preso, mentre mia madre sta già caricando sul furgone le cose sue e di mio padre. È proprio per mio padre che ci trasferiamo, ha avuto un lavoro importante a New York e quindi ci trasferiamo tutti li. Dopo dieci minuti di ripasso mentale sono pronta. Porto giù i miei scatoloni e li passo a mio padre che li mette nel furgone. Ormai è tutto pronto e la nostra casa è ormai spoglia. Qualche giorno fa ho chiesto ai miei genitori se potremmo passare da Beacon Hills, in modo da salutare tutti i miei amici. In realtà l'ho chiesto poiché ho organizzato un piano con Scott e Stiles, che sono due dei mie amici di Beacon. In realtà sono quelli che conosco da più tempo insieme a Lydia, gli altri si sono aggiunti man mano che anche i miei amici li conoscevano. Sono: Isaac, Kira, Malia, Ethan. In realtà ci sono altri due amici, che però sono morti: Allison e Aiden, che è il gemello di Ethan. Non so bene come siano morti, appena tocco l'argomento con i miei amici si guardano come a dire: "Glielo diciamo?" ma io lascio perdere.

Comunque, tornando al piano, una settimana fa ho chiamato Scott per dirgli che mi sarei trasferita e che sarei passata. A quel punto mi fa una domanda che speravo di sentire: "Vuoi rimanere da me?" io rimango un po' sorpresa, ma riesco a dirgli: "Non vorrei disturbare!" ma lui ride come a dire "Disturbare? Semmai rallegrare!" ma in realtà mi lascia di nuovo sorpresa. "Ascolta, adesso lo chiederò a mia madre, ma lei non saprà che stai ascoltando. Ok?" Gli rispondo si, così sento una porta che scricchiola e sento come dei passi, poi sento di nuovo Scott parlare, ma non a me: "Mamma, Giorgia si deve trasferire a New York per un lavoro che hanno offerto al padre, ma lei vorrebbe rimanere. Insomma qui ha tutti gli amici quindi... potrebbe restare con noi?" sto per urlare di felicità quando mi accorgo che non posso farlo, quindi metto il muto alla chiamata, e mi libero di quell'urlo di gioia. Poi sento la voce di Melissa, la madre di Scott: "Certo, ma sua madre vuole?" "Non credo, prima mi ha chiamato per dirmi che doveva partire e sono stato io a farle la proposta di rimanere, quindi credo che aspetti prima una nostra riposta." Dice Scott sincero. L'unica cosa che ha omesso è il fatto che siamo ancora con la chiamata aperta. "Va bene, allora dille di chiudere la chiamata, dirlo alla madre e poi fammi sapere!" "Cosa?! Quale chiamata? Non ho una chiamata aperta con lei!" dice Scott con voce un po' tremante. "Oh, ma dai Scott. So' che ci sta ascoltando, altrimenti avrei detto che ti ho comprato la crema per i brufoli!" A quel punto non sento più niente e infatti Scott ha chiuso la chiamata. A questo punto mi metto a ridere. Vado giù, e trovo mia madre che sta leggendo il giornale. Prima di farmi notare rifletto. C'è già stata una situazione del genere. Avevo unici anni, eravamo ancora a Beacon Hill. Dovevamo traferirci a Whashigton, chiesi a mia madre di rimanere a Beacon Hills, ma lei disse di no. Però da allora sono cambiate tante cose: non ho più undici anni, ed è più vicino, ma credo che se glielo chiedo io non mi farà restare. Credo che debba parlarne direttamente con Melissa, forse lei potrebbe convincerla. Salgo di nuovo in camera mia e chiamo Scott. Sento che questa volte c'è anche Stiles. Gli racconto tutto il mio ragionamento mentale, quindi decidono di attuare un piano. Melissa è una brava mamma, e vuole bene a tutti gli amici di Scott come se fossero suoi figli, quindi proviamo, anzi provano, a convincerla a parlare lei con mia madre, per avere più chance. Come previsto Melissa ci concede questo favore. Per parlare anche con lei usiamo skipe. Da una parte ci sono Scott e Melissa (Stiles verrà aggiornato dopo) e dall'altra ci sono io. "Quindi la devo chiamare e dirle che tu potresti rimanere da me se non vuoi lasciare i tuoi amici?" "Si" rispondo io a Melissa. "Ma non credi sia meglio che glielo diciamo quando passate da qua? Insomma mentre voi state in giro io potrei parlarci e provare a convincerla. Per me non dovrebbe capire che è tutto un piano, deve credere che tutto sia scelto sul momento." Ci penso un attimo, come anche Scott, e dico: "Melissa, sei un genio" in contemporanea a Scott: "Mamma, sei un genio." Melissa ci sorride e poi guarda l'orologio, poi esclama: "Oh, ragazzi è tardi, devo andare in ospedale. Magari per capire bene come fare ci sentiamo domani?" annuisco con la testa e rimango da sola in chat con Scott. Stiamo per dirci qualcosa, quando qualcuno grida il mio nome: mia madre. "È meglio che vada" dico a Scott prima di chiudere la chiamata.

Spazio autrice: questa è una nuova storia su derek, ma ci vorrà un po' prima che appaia. cercherò di mantenere il carattere de personaggi il più possibile. spero che la nuova storia vi piaccia!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 10, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

i'm lost in your eyes ( Derek Hale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora