Sono entrata in classe con cinque minuti di ritardo perché dovevo parlare con la preside e iscrivermi ad alcuni corsi che potevano aiutarmi a integrare le mie conoscenze. Inizialmente avevo pensato solo alla letteratura ma mi sono gettata anche sull'anatomia e la biologia.
Appena entrata in classe ho salutato il professore con un timido "salve". Ha ricambiato il saluto e mi ha invitato a sedermi. L'unico banco libero era in fondo alla classe. Io odiavo sedermi negli ultimi banchi, l'unica cosa che in quel momento mi sollevava era che vicino a me era seduto -il ragazzo della porta accanto-.
Prima andare al mio posto l'ho salutato con un cenno della mano.
Quando mi sono seduta, avendo una visione ampia della classe ho notato che due banchi davanti al mio era seduto il ragazzo che avevo notato prima di entrare a scuola.
La prima lezione era di matematica m, una materia che devo dire... non sopporto!
* * *
Mi avevano spiegato che la campanella suonava ogni 50 minuti e ogni giorno avevo sei lezioni. Alla fine della quinta si poteva pranzare a scuola.
Appena entrata nella mensa ho cercato con lo sguardo Erik (che era il nome del mio vicino di casa).
Vedendolo non ho potuto fare a meno di notare che era seduto in un tavolo in disparte e che stava mangiando tutto solo. Mi sono avvicinata al tavolo per tagli compagnia.
Guardando più attentamente e avvicinandomi ho visto dei ragazzi che avevano dei comportamenti ostili nei suoi confronti.
Arrivata davanti al tavolo mi sono seduta su una sedia davanti a Erik. Aveva gli occhi lucidi. Ho pensato che volesse parlare di ciò che era successo.
"Scusa volevo chiederti una cosa, ma non so se posso, se mi dai il tuo consenso te lo chiedo" ho emesso un verso strano e subito dopo ho fatto un risolino nervoso.
"Si chiedimi quello che vuoi" avevo l'impressione che dovesse ancora finire la frase quindi non ho detto niente. C'è stata una pausa di pochi secondi "tanto penso di sapere cosa vuoi chiedermi".
"Mi è sembrato che quei ragazzi avessero dei comportamenti strani, ostili nei tuoi confronti. Era una mia sensazione oppure fanno delle cose ingiuste..." non mi ha lasciato finire la frase, mi ha fermato facendo un profondo sospiro.
"Senti, io non penso che dovremmo frequentarci. Quei ragazzi fanno di tutto per darmi fastidio e proprio per questo dovresti farti degli amici che siano meglio di me, tutti mi stanno lontani. Se tu stessi con me comincerebbero a prenderti di mira, non posso permettere che questo accada. Io sono convinto che lo facciano per invidia, sono molto intelligente e ho degli ottimi voti, non per vantarmi" abbiamo riso. Non ho potuto fare a meno di notare le sue fossette.
* * *
Ho passato l'ultima ora a scarabocchiare il mio quaderno di filosofia.
Alle 15 sono uscita dalla classe correndo, dovevo arrivare alla fermata dell'autobus in tempo per non dover tornare a casa a piedi.
Continuando a correre per tutto il corridoio sono arrivata all'ingresso in meno di cinque minuti (a quel punto mi sono resa conto di quanto fosse grande la mia nuova scuola).
Appena arrivata fuori dalla porta, essendomi scordata della presenza di una lunga rampa di scale ho preso il volo e sono finita addosso a dei ragazzi.
"Scusatemi" ho detto un paio di volte alzandomi "sono poco coordinata". I ragazzi si sono messi a ridere. Mi chiedevo se mi stessero prendendo in giro mentre camminavo verso il cancello.
Avevo perso l'autobus.
* * *
Uscita dal parcheggio della scuola ho notato Erik che camminava in fondo ad un viale. Ho corso e l'ho raggiunto.
"Ti ho detto che sarebbe meglio se non ci frequentassimo" ha parlato appena mi ha visto.
"Appunto, sarebbe meglio, questo non vuol dire che io non voglia frequentarti" ho obbiettato.
Sembrava in forte disaccordo. Non so cosa pensasse ma il suo sguardo era strano. Sembrava preoccupato ma anche un po' irritato.
Ho deciso di non dire niente per il resto del tragitto.
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Nella foto: Erik
Magari ho puntato un po' in alto con la scelta dei personaggi ma diciamo che è meglio così😝❤
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True and false
RomanceAbigail è una ragazza complessa e piena di pensieri. Dopo che si trasferisce nella sua nuova casa a Forks conosce un amico, Erik e tra loro nasce qualcosa di speciale. Continuando la sua vita in questo luogo sconosciuto le succedono un sacco di cose...