Saturday

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Chantal's POV:

Ero un disastro in amore, nonostante fossi fidanzata. Avevo un ragazzo che mi amava, a cui volevo bene, ma forse qualcosa ci stava facendo distaccare. Doveva essere una serata tra amici, divertente e piena di alcool, ma non facevo altro che pensare a questo.
"A cosa pensi?" mi disse Scott dandomi un bacio sulla guancia.
"A noi" dissi guardandolo negli occhi.
"Siamo fidanzati da anni, a cosa pensi?" mi disse con faccia stupita.
"Penso che qualcosa ci stia facendo distaccare. Il nostro legame non è più come quello di prima. Non usciamo, non ci sentiamo e a malapena ci diamo un bacio serio" dissi quasi scoppiando a piangere.
Mi faceva stare male, mi piaceva davvero Scott, avevo quella dannata voglia di baciarlo e non staccarmi dalle sue morbidi labbra.
"Prendiamoci una pausa" mi disse distogliendo lo sguardo.
Era timido, tremendamente timido. Ormai avevo capito, non ero più interessante come due anni fa. Ormai lo avevo stancato, non pensavo che Scott fosse così. Mi scese una lacrima dall'occhio destro e qualcuno se ne accorse. Era Dylan, il migliore amico di Scott. Mi diede un fazzoletto in modo scortese.
"Non fare la bambina" disse Dylan ridendo.
Mi sentivo male, mi alzai e andai a casa con la mia auto. Iniziai a guidare anche con le lacrime agli occhi. Vedevo sfocato e i miei occhi stavano per chiudersi. Arrivai a casa sana e salva, chiusi la porta e mi sedetti. Pensavo a quello che era successo con Scott, finché qualcuno non bussò alla mia porta. Aprii e vidi Scott piangere, mi diede un bacio diverso. Era forte e intenso, un bacio che, secondo me, non aveva mai dato a nessuna. Tolsi le sue mani dalle mie guance.
"Ho sbagliato a dirti che dovevamo prenderci una pausa, ho sbagliato a non difenderti quando Dylan ti ha chiamata in quel modo. Ho sbagliato in tutto, perdonami" mi disse Scott prendendomi le mani.
Non ce la facevo. Non potevo lasciarlo andare, Scott era la mia unica ancora. Gli saltai in braccio, chiudendo la sua vita con le mie gambe. Scott chiuse la porta e mi buttò sul divano. Iniziò a darmi baci sul collo, i miei preferiti. Io e Scott non avevamo mai oltrepassato i baci, e mi andava bene.
Dal collo scese alla pancia. Mi accarezzava le braccia e le guance ed io continuavo a baciare il suo collo lasciando qualche succhiotto.
"Chantal, non lasciarmi. Io ti amo" mi disse staccandosi dal mio corpo.
Era così indifeso, non sapeva neanche quel che faceva.
"Ci sentiamo Scott" dissi sorridendogli e chiudendo la porta.
Mi sentivo decisamente meglio, ma mi ritornarono in mente le parole di Dylan. «Non fare la bambina». Per me era normale piangere per amore, nessuno era bambino. Ma sapevo Dylan come era fatto. Era un ragazzo con una pietra al posto del cuore, ci ha sempre dimostrato poco affetto, se fosse stato così anche con le ragazze sarebbe nei guai. Dylan era un ragazzo da una botta e via, o almeno da quel che avevo sentito dire. Dylan aveva una ragazza diversa ogni sera, non rimaneva mai. Ma qualcosa in lui piaceva alle ragazze, piaceva anche a me. Era attraente, seducente. Di solito i ragazzi stronzi hanno avuto un passato oscuro, hanno sofferto per molto tempo. Lui era uno di quelli. Perse la sua cara sorella a 14 anni, al primo anno di liceo. Teneva tanto a lei e cambiò tutto dopo la sua morte. Cambiò il suo comportamento con i suoi genitori e con noi, cambiarono i suoi voti a scuola, cambiarono i suoi modi di fare, lui cambiò. Andai in bagno per struccarmi e per mettermi il pigiama. Mi guardai allo specchio e vidi la mia faccia pallida, di solito diventava così quando piangevo o quando lo stress mi assaliva. Mi misi a letto, pensando alla semi-bella serata passata con Scott e con i miei amici. Pensai a quante cose avrei potuto fare con lui dopo il diploma. Mi aveva promesso di portarmi in giro con la sua nuova moto, mi aveva promesso di fare una vacanza lontano da tutti e da tutto. Era bellissimo fare le vacanze con lui. Sapeva come farti divertire, sapeva come sedurti e sapeva come farti diventare sua. Scott era il ragazzo che tutti volevano, nessuno lo negava. Mi sentivo fortunata ad avere un ragazzo così. L'unico ragazzo che ha saputo come rendermi felice fu Scott, che mi dimostrò davvero che la felicità è nelle piccole cose. E lui era una piccola cosa, era una cosa bellissima che andava curata e tenuta perfetta, perché Scott poteva essere oro per tutti. Avevo bisogno anche di parlare con Dylan. Di solito parlavamo, anche se il suo carattere era chiuso. Preferiva tenersi le cose per sé piuttosto che farle sapere a tutta la scuola. Avevo bisogno di sapere il perché della sua frase, quella frase che mi fece male al cuore. Sapevo che era un ragazzo poco di buono, ma non me lo aspettavo da lui. Dylan era un ragazzo che poteva distruggerti con un pugno, ma era così potente che poteva distruggerti anche con le parole. Dylan era strano quella sera. Pensava a tutt'altro. Non toccò un bicchiere di alcool e non fumò neanche una sigaretta. Lui era il tipo ubriacone, non il tipo pensieroso. E se fosse geloso? Dovevo scoprirlo. Mi addormentai anche se questo pensiero mi fece scoppiare la testa.

Spazio autrice:
Mi dispiace se il capitolo è un po' corto, ma è solo l'inizio. Spero che vi stia piacendo💙

Tutto Sa Di Te || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora