Thoughts

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Chantal's POV:

Pensieri. Erano l'unica cosa che percepivo appena mi svegliavo. Mi alzai dal letto e feci una lunga doccia. Dopo aver asciugato i capelli mi vestii con una maglietta bianca, dei jeans neri, degli stivali e il mio adorato cardigan. Mi truccai con un po' di cipria, una linea sottile di eye-liner e un rossetto nude. Lasciai un biglietto sul tavolo della cucina a mia madre.

«Vado al campo di lacrosse con le mie amiche, aspettami per pranzare»

Presi la borsa e ci misi dentro le cose necessarie. Non presi l'auto, avevo bisogno di prendere un po' d'aria. I pensieri mi soffocavano. Arrivai al campo dopo un quarto d'ora e vidi i ragazzi in panchina. Scott mi aveva già vista e corse da me. Mi abbracciò forte, come se non mi avesse vista per tanto tempo.
"Sei bellissima" disse Scott squadrandomi.
Ringraziai con un semplice sorriso e in panchina vidi Dylan.
"Devo parlare con Dylan" dissi spostando Scott mettendo la mia mano sulla sua spalla.
"No, non parlare con lui" rispose prendendomi la mano e portandomi da sé.
"Devo sapere perché mi ha detto quella cosa ieri" dissi cacciando la mia aria da furiosa.
Camminai velocemente verso Dylan e mi abbassai per parlargli.
"Perché mi hai detto che mi comporto da bambina?" dissi con voce furiosa.
"Come fai ad essere così ingenua?" disse ridendo e alzandosi.
"Non sono ingenua, sono solo curiosa" dissi alzandomi anch'io e andando dalle mie amiche. Il suo carattere mi faceva pena. Non capivo se dargli ragione o meno. Pensavo a Scott, pensavo a Dylan e pensavo a tutti i problemi che avevo dentro. Lydia disse che mi vide strana, mi sembrava ovvio. Seguii la partita con attenzione anche se i pensieri nella mia testa mi portavano a guardare una sola persona. Dylan. Scott mi guardava in modo strano, capiva che c'era qualcosa che non andava. Mi girava la testa e decisi di allontanarmi dal campo. Camminai per un po' e mi ritrovai sola. Guardai il panorama, era l'unica cosa che mi piaceva in tutta quella confusione.
"Sei ingenua" disse Dylan avvicinandosi a me con le mani nelle tasche.
"Adesso fai anche lo stalker? Vai via" dissi allontanandomi da lui.
"Come fai a non capirlo?" mi chiese guardandomi intensamente negli occhi.
"Cosa devo capire? Il tuo carattere? L'ho capito benissimo, e sei peggiorato. Sembri una pietra, non hai sentimenti, non provi amore e l'unica cosa che ti fa sentire bene..." dissi, ma venni interrotta.
"Sei tu" mi disse Dylan distogliendo lo sguardo.
"Bugie. Non vuoi essere incolpato e dici questo. Smettila, sei ridicolo" dissi andando via.
Dylan mi prese per un braccio e mi diede un bacio a stampo sulle labbra. Sentivo il tocco delle sue mani sulle mie guance rosse, mi sentivo osservata. Vedevo il rossetto sulle sue labbra.
"Sei pazzo?" dissi arrabbiata.
Quel bacio per me era inutile, di certo i migliori erano quelli di Scott.
"So baciare meglio di Scott, dimentica questo bacio. L'ho fatto per vedere com'è baciare una ragazza" disse Dylan andandosene.
Non lo capivo, non aveva mai baciato una ragazza? O semplicemente ne aveva voglia? Mi chiamava bambina e non capivo il perché, mi chiamava ingenua e non capivo il perché. Forse il problema era il mio, forse io ero troppo ingenua da non capire. Forse lui provava qualcosa per me, ma non ci pensai a lungo, sapevo che lui non avrebbe fatto una cosa del genere perché era innamorato di una ragazza. Ritornai in campo e decisi di non dire niente alle mie amiche. Era troppo imbarazzante e conoscevo Dylan. Se lo avessi detto si sarebbe infuriato. Le mie amiche mi guardarono come se volessero dirmi qualcosa.
"Il rossetto" disse Malia.
"È sbavato" disse Allison.
Come non detto.
"Prima ho baciato Scott, ecco perché" dissi pulendomi un po'.
"Prima non hai baciato Scott" disse Kira.
Ero nei guai, completamente. Non risposi e distolsi lo sguardo. Vidi Dylan guardarmi e sorridermi. Ormai l'unica cosa da scoprire era solo una. Dylan mi amava? Ma c'erano anche altri pensieri riguardo il suo carattere. Dylan era bipolare? Dylan non sapeva quello che faceva? Scott sapeva che Dylan faceva queste cose? Troppi problemi offuscarono la mia mente, mi sentivo prigioniera. Mi sentivo come se fosse stato inutile scappare, perché avrei avuto questi problemi ancora una volta. Ricevetti un messaggio.

Dylan:«Oggi alle 17:00 insieme, al parco»
Chantal:«No»
Dylan:«Non essere problematica»
Chantal:«Scott ci scoprirebbe»
Dylan:«Vengo a prenderti io»

Sospirai a lungo. Scott ci avrebbe scoperti, a lui non farebbe piacere se io mi vedessi con Dylan.
Tornai a casa e pranzai, subito dopo mi misi a studiare per due ore. Sentii il clacson di una macchina. Era Dylan.
"Mamma, io scendo" dissi aprendo la porta di casa.
"Esci sempre, stai un po' a casa" disse mentre affettava la cipolla.
Chiusi la porta di casa e mi avviai verso la macchina.

Dylan's POV:

La vidi avvicinarsi alla macchina. Salì senza dire niente, senza salutare. Quel silenzio quasi mi eccitava. Mi bastava guardarla per innamorarmi.
"Se non vuoi parlare puoi startene a casa" dissi incitandola a parlare.
"Ciao Dylan" rispose a forza.
Era già un passo. Arrivammo al parco e facemmo un giro.
"Voglio sapere cosa provi per me" mi disse guardandomi.
Era così ingenua. Aveva un carattere così forte, ma era insicura.
"Ti ho baciata" dissi sorridendo.
"Arriva al punto" rispose fermandomi.
"Ma non vedi quando ti guardo? Non vedi quando muoio dalla gelosia? Non vedi quanta rabbia c'è in me quando tu e Scott vi baciate? Non ricordi le nostre serate da ubriachi? Non ricordi come ti divertivi con me quando Scott per te non era niente? È cambiato tutto da quando lui si è intromesso, io volevo una storia con te. Mi chiedono perché sono cambiato, mi chiedono perché mi comporto in modo strano. Forse tu non l'hai capito" dissi urlando.
"Sei solo geloso" mi disse sedendosi sulla panchina.
"A 18 anni ancora non sai aprire gli occhi? Secondo te ti porterà davvero in vacanza in un albergo a 5 stelle? Secondo te le frasi sdolcinate che ti dedica valgono qualcosa? È un ragazzo solo, ha solo me, vuole una ragazza solo per parlare" dissi sedendomi accanto a lei.
"Non sai quello che stai dicendo. Non rovinare nulla tra me e Scott" mi disse guardandomi.
"Non sa superare i suoi problemi come può farlo anche con i tuoi" dissi. Era la prima cosa saggia che dissi, credo.
Rimase in silenzio, forse aveva capito.
"Tu mi ami" dissi guardandola.
"Non è vero" disse alzandosi e mettendosi le mani sulla testa.
"Allora perché mi hai baciato? Sei così ingenua. Non vuoi accettare la realtà" dissi andando via.
"Dylan, aspetta" disse correndo verso di me.

Tutto Sa Di Te || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora