Capitolo 1

7 0 0
                                    

È appena suonata la sveglia, capelli disordinati, pigiama di pile e bocca secca. Ogni mattina la stessa storia, vado al bagno per preparami per un altro giorno di scuola, uscita dal bagno sono quasi pronta, faccio colazione e metto il mio giaccone per andare a scuola. Come sempre mi sono truccata con un po' di ombretto, eyeliner, il mascara e una leggera passata del Burrocacao, visto che ho le labbra sempre distrutte, per colpa mia che sto sempre a spellarle per il nervosismo.

Salgo in macchina e non ho ancora rivolto la parola a nessuno, mia madre mi rivolge la parola, come non detto:
"A che ora esci da scuola?" chiede mia mamma con una certa fretta, annoiata rispondo: "Alle 2 come sempre."

Mia mamma mi da un bacio in fronte e io mi allontano dalla macchina, sono già le 8:10, corro per entrare a scuola prima che chiudano le porte.

Entrata, come sempre ci sono sguardi indiscreti di ragazzi che mi danno proprio un gran fastidio, di mattina se lo sguardo potesse fulminare il mio lo farebbe senza ombra di dubbio.

Non mi sono presentata , io sono Yin Marucci, non sono straniera anche se il mio nome può creare dubbio, è solo che i miei genitori hanno una passione per la Cina e hanno deciso di darmi un nome Asiatico. Frequento la scuola superiore, per l'esattezza il liceo Artistico a Roma. Oltre la parte artistica, non vado un granché bene, ma me la cavo. Ho 16 anni e soffro di attacchi di rabbia e non riesco a controllarla la maggior parte delle volte, mi ricordo che un giorno, quando avevo ancora 5 anni, stavo all'asilo e una bambina mi aveva rubato la caramella che mi aveva dato la maestra per aver eseguito il compito per la recita. La spintonai e non so come, o non ricordo, la feci cadere, purtroppo non fui molto delicata e alla fine andò al pronto soccorso con una slofatura alla caviglia. Sono andata da molti dottori specializzati in psicologia e cose del genere, ma nessuno mai è riuscito a capire da dove derivi tutta la mia rabbia e io nemmeno so da cosa sia dovuta. Parlando di rabbia, entra lei, la più odiosa della scuola che mi fa salire la rabbia già nel momento che mette piede in classe, la perfida e civetta Veronica. Non la sopporto se la prende con tutti e scaricare la sua insicurezza per sentirsi "meglio". Vorrei darle un lezione, presto penso proprio che la riceverà.

Entro in classe e nel mio banco c'è una delle mie uniche amiche, Alice, che mi aspetta da molto tempo, sarà arrabbiata nera. Mi avvicino molto lentamente al banco, pensando a come farmi perdonare, so già che è una battaglia persa con lei, si arrabbia sempre molto perché lei è molto precisa e puntuale e io invece una volta lo ero, ma ora sono cambiata molto...
Mi sto avvicinando sempre di più a lei e se ne accorge e inizia a gridare:
"Ti ho aspettata per 15 minuti, dovevamo andare a fare colazione insieme, perché ci hai messo cosi tanto?."
Colazione? Me ne ero dimenticata proprio, sono molto sbadata in questo periodo. Mi scuso con lei e mi siedo sulla sedia ancora con l'affanno per la corsa per entrare in tempo, metto lo zaino sul banco e mi siedo in modo sgraziato.



Quando sto per risponderla, entrano loro...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 01, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Endless Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora