DOVE TUTTO INZIA...

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[partecipa alla challenge "Corsa di San Valentino - Baci rossi e blu" indetto da Fanwriter.it & Torre di Carta]

Prompt nr. 9: Anello
Nr. di parole: 412

***

"Non posso farlo, Victor..." il viso spaventosamente calmo di Yuuri, mutò in un sorrisetto triste quando si tolse al dito l'anello color ambra "Dopo la finale del Grand Prix..." glielo porse gentilmente, mentre i battiti iniziarono una danza frenetica uniti all'ansia "Finiamola qui"

Tutto ciò che seguì quella frase, furono solo dei passi, che, lenti, chiudevano la porta della stanza, del cuore, dell'anima di Victor: quel che gli rimase fu un anello e delle lacrime, che, come cristalli, si infrangevano silenziosamente sulla moquette.

***

C'è chi dice che gli animali (umani compresi) scappano via dalla famiglia, quando sentono che la morte li sta per raggiungere.

Questo era ciò che aveva pensato, quando per 10 lunghi anni, non vide più Yuuri né alle competizioni né ad Hasetsu: ogni volta che aveva provato a a chiamare i familiari, o non rispondevano o gli buttavano giù qualche scusa sulla misteriosa assenza del ragazzo.
Non era a casa, era impegnato, non stava bene, era a fare la spesa...Le aveva sentite tutte, al punto da ricordarsele a memoria.
Ma, c'è stata una volta in cui Mari aveva provato a dire qualcosa in più: "La prossima volta che verrai in Giappone, controlla bene Hasetsu e i suoi abitanti"

Ed è ciò che fece, quando scappò dalla Russia di nascosto per fiondarsi sul luogo dove tutto era iniziato.
E ci mise qualche minuto, per capire che quello era anche il luogo dove tutto era, inevitabilmente, finito.

"Victor, ci dispiace un sacco..."

"Non credevamo che sarebbe andata a finire così..."

"Sarebbe dovuto rimanere con te, quell'idiota..."

Le frasi erano tutte diverse, ma contenevano una disperazione tale da angosciare il russo.

"È meglio se tu non vada in quel luogo"

Ma, del resto, dopo tutto ciò che aveva sentito, poteva solo andare a verificare le sue agghiaccianti ipotesi.
E, con l'amaro in bocca, i suoi sospetti erano fondati: rimase qualche secondo a fissare la foto di uno Yuuri con un cappellino in testa e il viso sorridente, anche se dietro si celava un corpo distrutto dalla malattia.
Per qualche strano motivo, non pianse, anzi non provò neanche il senso della tristezza: senza Yuuri, Victor era un guscio vuoto senza emozioni.

Tutto ciò che fece, fu poggiare quall'anello, che ancora portava all'anulare della mano sinistra, mentre alla destra portava il suo, sul freddo e grigio marmo vicino alla foto.
Baciò le dita per poi posarle sul viso del corvino.

Sorrise: "Sono a casa, Yuuri..."
-The End-

Note post-lacrime
E si inzia questa challenge tanto dolciosa e pucciosa...con una storia angst XD
Chiedo venia, ma non ho saputo resistere e iniziare la raccolta con questo prompt ^^"
Spero che, almeno, lo abbiate gradito!
Noi ci risentiamo presto!
Neveah

Happy Valentine's Day! (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora