CAPITOLO 1: In tribunale

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E' il giorno della sentenza e fra poche ore mi aspettano in tribunale. Jessica ancora non mi ha trovato il fascicolo... "Jessica!! Dov'è quel fascicolo!?"

Lei in due mosse me lo porge... Ops era nel cassetto della sua scrivania, l'unico posto in cui non avevo controllato. Mi dice che lo aveva preparato da giorni in attesa che lo richiedevo per studiarlo.

In quel fascicolo c'è tutto il necessario, prove comprese, per incastrare quel furbetto dell'imputato. E' molto importante, perché se lui prova a portare fuori strada il giudice con le sue storie io posso intervenire mostrando e spiegando quello che ho trovato su di lui in modo che venga incolpato per i suoi reati. Senza questo fascicolo sarei nella merda... se avrei dovuto ricorrere a tutte le prove per incastrare il colpevole e io non avevo quel dannato fascicolo avrei potuto perdere il mio posto di lavoro.

Fortuna che ora ce l'ho fra le mani, così posso studiarlo per qualche ora.

Ore 11.00 io e Jessica prendiamo tutto il necessario dai nostri uffici e ci dirigiamo verso il tribunale con l'auto di pattuglia. Devo tenere d'occhio l'imputato che ho arrestato proprio io. Speriamo che l'udienza vada a buon fine.

Siamo fermi a un semaforo... lo sguardo mi porta a guardare un artista di strada che fa i suoi spettacolini sul marciapiede in attesa di qualche spicciolo. Lo noto perché si comporta in modo molto strano. E' molto guardingo come se non deve farsi notare... soprattutto da noi. Sembra che sta cercando una persona che si faccia avanti per un trucco, anzi la sta proprio cercando con dei particolari specifici, perché non tutti gli vanno bene... ma scatta il verde e già me ne sono dimenticato.

Eccomi qua, vicino alla guardia e all'imputato. L'arrestato si chiama Floyd è un uomo grande e grosso ed è un pugile professionista. E' qui perché ha truccato diversi incontri, in modi diversi per non farsi scoprire e noi l'abbiamo beccato con le mani nel sacco. Ci sono stato dietro dei mesi per incastrarlo ma ce l'ho fatta... anche se non è stata una passeggiata. Anzi! Infatti per acciuffarlo e mettergli le manette ci sono voluti 5 agenti. Vediamo cosa avrà da dire in sua difesa.

Il nostro uomo si alza e si avvicina al banco degli imputati, ora è il suo momento per parlare. Deve fare una scelta... dire quello che gli conviene e mentire, in questo modo lui la può fare franca ma io ho tutte le prove qui nella borsa. Oppure fare la cosa giusta e dire la verità, in questo modo verrebbe sospeso dalla boxe, dovrà svolgere lavori socialmente utili e sarà costretto agli arresti domiciliari, il tutto per 1 anno.

Floyd inizia a parlare...


Ha iniziato a combattere quando aveva solo 16 anni, era un pugile esordiente ma se la cavava piuttosto bene per questo sport. Grazie ai problemi che aveva in famiglia e tutta la rabbia che aveva dentro, riusciva a sfogarsi e dare il suo meglio sul ring.

Il suo periodo migliore fu quando aveva 20 anni che vinceva sempre per KO in pochissimi round. Le sconfitte erano minime, si contavano sulle dita di una mano, quasi inesistenti rispetto alle vittorie. Molti manager lo contattavano e spesso litigavano per averlo, ma lui era fedele all'uomo che lo aveva portato al successo.

Ma col passare del tempo, gli anni aumentavano e con essi le sconfitte. Aveva subito diversi interventi per colpa di tutte le botte prese... gambe, braccia, trauma cranico e tutti questi infortuni si facevano sentire.

Non sopportava di passare dalle stelle alle stalle e poi il suo manager e il suo allenatore si erano abituati alla gloria... così l'avevano lasciato per strada per trovare atleti più giovani e più promettenti.

Odiava l'idea di perdere e poi voleva fargliela pagare a quelli che l'avevano lasciato nella merda fino al collo.

Così cercò persone nuove ed emergenti (quindi senza esperienza nel campo) da mettere al suo fianco. Essendo nuovi nel mondo della boxe non sapevano bene tutte le regole così poteva fare un po' come voleva, senza tante storie.

Decise di imbrogliare e truccare tutte le partite. Lo fece in due modi diversi:

1. Pagando gli avversari per perdere al 3 round in modo da non dare nell'occhio.

2. Mettendo il tirapugni dentro al guantone in modo da creare lesioni gravi all'avversario e quindi vincere per KO. Il tirapugni è un oggetto di metallo che si infila nelle dita come degli anelli uniti, la cosa peggiore è che nella parte anteriore era pieno di spuntoni.

Andò avanti in questo modo per diverso tempo, mesi... Nell'ultimo periodo entrò a fare parte della sua cerchia un uomo pelato sotto il nome di Giacomo. L'aveva notato perchè diceva di essere un suo grande ammiratore e se ne intendeva parecchio di boxe, gli piaceva. All'inizio non sapeva chi era ma poi, 2 mesi più tardi, scoprì che era il detective Jack della squadra della polizia sotto copertura.

Si fidava di quest'uomo perché sembrava leale e tranquillo, così una sera gli fece una confidenza amichevole che non doveva sapere nessuno. Lo portò nello studio di casa sua e gli raccontò tutto, compreso di documenti firmati dagli avversari e tirapugni, davanti a un bel bicchiere di Rhum. Ma Jack fece presto a tirare fuori il distintivo, così lui sorpreso reagì tirandogli un pugno in piena faccia e lo stese per qualche attimo. Fortuna che l'agente aveva chiamato i rinforzi poco prima quando aveva capito cosa stava per accadere.

Così Floyd uscì di corsa dalla sua casa cercando di fuggire per non farsi beccare, ma si trovò 5 agenti della polizia alle calcagna che gli saltarono addosso e lo atterrarono per poi ammanettarlo. Lui fece resistenza e i poliziotti fecero molta fatica infatti presero anche qualche botta.

Infine dice che si rende conto di avere sbagliato e gli dispiace... ma la boxe è il suo mondo e non vive senza combattere. Accetta tutto basta che può tornare a combattere prima o poi.

L'uomo si alza dal banco degli imputati e si dirige a testa bassa, imbarazzato verso il suo avvocato.


Rimango a bocca aperta, intontito. Provo a toccarmi le orecchie... non capisco se funzionano ancora bene o mi sono immaginato tutto. Guardo Jessica seduta sulla prima panca, ci scambiamo uno sguardo davvero incredulo, spaesato. Ma è successo davvero? E' tutto così semplice... troppo facile, ci deve essere qualcosa sotto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 15, 2017 ⏰

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