Nightmare

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L'oscurità regnava in tutta la stanza, solo una debole fiammella ne illuminava l'angolo ovest, cercando di emanare più calore possibile.

Oscurità.

Non era un ambiente accogliente, il freddo si era decisamente impossessato di quello spazio e non lasciava nessuna possibilità di calore, neanche alla piccola fiammella che, invano, cercava di fare solo il suo lavoro.

Gelo.

Sembrava ci fosse silenzio, un silenzio a dir poco inquietante, ma se si fosse messa da parte la paura e la voglia di scappar via da quella stanza, oltre al picchiettio della pioggia, si poteva udire un sospiro stanco, leggero di chi, sicuramente, aveva appena finito di versare tutte le sue lacrime.

Silenzio.

Disperazione.

Ad un tratto la grande porta di legno si aprì e una donna dai lunghi capelli ricci e neri varcò la soglia, facevo echeggiare in tutta la stanza la sua risata malefica, aumentando ancora di più il freddo e la disperazione che già regnavano sovrani all'interno della stanca.

''Sanguesporco, sanguesporco, sanguesporco.'' iniziò a canticchiare mentre si avvicinava all'esule respiro ''Oh piccola sanguesporco, piangi?''.

Rideva, rideva come se stesse guardando il migliore dei film comici.

Bellatrix Lestrange camminò fino a raggiungere la piccola figura femminile nell'angolo est della stanza, la quale aveva la testa bassa, nascosta tra le ginocchia.

''Ti ho fatto una domanda, lurida sanguesporco!''

Uno scatto d'ira e la donna dal sorriso pazzo prese con le mani i capelli ricci della giovane, obbligandola a guardarla in faccia.

Il volto della ragazza era rigato da piccole e impercettibili lacrime, segno di chi ha paura e coraggio allo stesso tempo ma, i suoi occhi color oro non erano vuoti come Bellatrix sperava di trovare.

Gli occhi di Hermione Granger ardevano ancora di coraggio, di speranza e di decisione: erano gli occhi di una che non si arrendeva, di una ragazza che ancora ci credeva.

''Sì, piangevo.''

Un sussurro che solo la pazza potè sentire.

''Ti farò piangere per un motivo più valido. Vieni con me!'' disse, sfoggiando il ghigno più pauroso che potesse.

Iniziò a spintonare la ragazza che, nonostante le poche forze, cercava di non cadere a terra e di camminare a testa alta.

Hermione Granger aveva paura, solo un folle non avrebbe provato tale emozione, ma lei sapeva che si sarebbe salvata, lei ci sperava.

Speranza, quella che brillava nei suoi occhi.

Arrivò nel grande salone del Manor, salone che conosceva fin troppo bene, visto che da tre giorni era la sala delle sue torture. Arrivò e vide Ginny sdraiata per terra, con i grandi occhi bruni spalancati. Era morta.

''No, no, no!'' iniziò ad urlare Hermione, facendo uscire tutta la sua rabbia, tutto il suo dolore.

Bellatrix la lanciò sul pavimento e iniziò a ridere.
Bellatrix rideva ogni volta che qualcuno soffriva.

''Crucio!''

Una prima scarica colpì Hermione, e poi ancora, ancora e ancora.

''Dimmi dov'è Potter! Dimmelo o farai la sua stessa fine!'' urlò indicando il corpo della rossa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18, 2017 ⏰

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