Il sogno riprese nel punto in cui si era interrotto...
Sono stanco e arrabbiato con i miei compagni, i miei sempai e con la vita. Una vita ingiusta, frivola e crudele. Perchè si combatte, perchè non si vive in pace e senza di noi, infime macchine di odio? L'uomo non riesce a vivere senza volere di più, volere qualcosa che non gli appartiene, che non deve avere. In questi giorni di convalescenza ho meditato molto ed ho capito, capito lacrudeltà dell'uomo. Spero che un giorno il nostro istinto possa cambiare, possa essere meno violento e vendicativo. Intanto vorrei addormentarmi e non vivere così, in una società basata sull'odio e sulla guerra. Mi pento delle mie scelte e del mio giuramento all'imperatore, il capo di questi esseri immaturi e capricciosi. Combatte contro altri capi, stolti e ciechi nel loro desiderio di possedere sempre di più. Sono bambini viziati dal potere e dalla gloria. Una gloria immateriale e splendente nel buio della notte, come la luna che rischiara le tenebre loro credono di illuminare i loro sudditi mentre sono solo un'eclissi lunare, un'eclissi che dura da migliaia di anni. Mi pento di aver giurato fedeltà come samurai, di aver ucciso e di aver torturato. Mi sento un straccio, voglio scappare da questo stato infame. Ho pensato di ritirarmi nei monti Hida e di rimanere lì fino a quando l'uomo non cambierà e non diventerà adulto. Spero che la mia famiglia non venga disonorata dalla mia decisione ma lo dev fare, non ho scelta. Aspetterò chela mia gamba guariscae poi scapperò di notte con dei viveri, un fucile, una sacca di povere da sparo e un accendifuoco. Questo mondo non è un posto per me, è un involucro, un guscio che nasconde la brutalità del creato, una brutalità sacra, al di sopra di tutto. Solo l'uomo può cambiare questa ferocia naturale del mondo, solo lui può mutare il proprio istinto perchè è l'unico essere con dei sentimenti.
Ieri è venuto a trovarmi un mercante occidentale, inglese. E' rimasto qui un paio d'ore, ci ha fatto delle domande, con rispetto e galanteria. L'ho trovato molto strano. indossava dei vestiti aderenti, molto scomodi a mio parere e senza particolare bellezza. Ho paragonato lui al mondo solo che dentro "l'involucro" che lo contiene non c'è malvagità ma solo grazia. ho osservato i suoi movimenti, i suoi sorrisi, i suoi occhi, le sue espressioni, tutto in lui era perfetto e aggraziato. Un giorno vorrei riincontrarlo ma non credo succederà mai vista la crudeltà della vita. So solo che viene da Liverpool e che è qui per comprare spezie per la corona britannica. Vuole aricchirsi e trasferirsi in Madagascar dove secondo lui regna la pace e la libertà. Spero che il suo sogno si avveri e che possa un giorno essere felice con se stesso e con il mondo.
Ora provo a dormire anche se il mio tormento mi terrà sveglio per altre ore. Ripenso sempre ai soldati che ho ucciso, alle urla strazianti di chi ho torturato e alla mia imminente fuga. Non credo di riuscire a sopportare un'altra settimana in questo posto finto e monotono.
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A japan war: story of a warrior
Actionuna guerra nel passato... una vittoria sofferta... il ritorno del caos e degli sconfitti.