Le Idee.

Alieni come scrittori.

X era finita in questo mondo un po' per caso. Gli alieni mi hanno spedito senza il giusto addestramento e senza ricordi, pensava.
E non era l'unica a pensarlo, anzi. Tutti credevano in questa teoria. Be' forse non proprio tutti, ma possiamo dire la maggior parte delle persone che la conoscono. Insomma voi cosa pensereste se una ragazza vi dicesse "vorrei essere un cavallo"? Le hanno spesso chiesto il perché, ma nessuna risposta. Accidenti, ripeteva nella sua mente, l'ho detto ad alta voce! Comunque se c'era una cosa in era brava, ma sempre fuori dal comune - sia chiaro- era scrivere. Non trovava metodo migliore per esprimersi, se non la scrittura. Per questo era stata spedita all'Accademia dei giovani scrittori. Tutti in America ne parlavano, tutti in America ne erano affascinati. E anche in tutto il Pianeta. Forse, anzi direi probabilmente,  anche negli altri pianeti. Un'accademia da cui ne usciva pura arte stampata su  carta. Piccoli geni rinchiusi in quell'angolo magico, estraneo alla normalità. X era felice di frequentarla, questo piccolo paradiso; la faceva sentire a suo agio, perché lì tutti avevano quel non so cosa di strano ma speciale. Proprio come lei! Poi c'era un altro motivo per cui ne era entusiasta, uno dei più speciali, cioè che così sapeva - sperava- di comunicare a tutti i suoi simili (non le bastavano quelli della sua scuola). E così frequentava le lezioni regolarmente, impugnando quel suo strumento incantato da cui uscivano idee. Ah, le idee.. erano spesso nel loro cervello, nella loro mente. X le sentiva pulsare, ma fino ad allora si chiedava che cosa fosse quel ticchettio  all'interno del suo cranio.
Un'idea. Era un'idea. Le idee bussano, ti scombussalano. Vengono all'improvviso, sapete. E mica è roba da tutti. Che poi parliamone, è difficile afferrarla, un'idea, e ancor di più praticarla. Tutto ciò perché?
"Un'idea può cambiare il mondo", proprio come gli scrittori avevano confermato.