Era una calda sera di fine settembre,troppo calda per il periodo dell'anno. Lexie correva incerta tra gli antichi arbusti del parco di Hellcount, alla ricerca di una delle scorciatoie, nascoste tra i cespugli, per tornare a casa. Sentiva che qualcuno la seguiva. Appena uscita dal cinema con la sua amica Maggie aveva avuto la sensazione di essere osservata e le sembrava di aver visto un uomo nascosto tra gli edifici dietro di lei,quindi si era affrettata a salutare l'amica per raggiungere la casa della nonna. Trovato il passaggio si sentì subito sollevata,sapeva che a breve sarebbe stata al sicuro. Durante il tragitto che la separava dalla veranda cercò le chiavi nella borsetta,maledicendosi per non aver preso,insieme alle altre cianfrusaglie, lo spray al peperoncino che la nonna si ostentava a metterle sul comodino. Finalmente davanti al portone di casa fece per inserire le chiavi,quando si sentì afferrare per un braccio e voltare. Provò ad urlare ma la voce le si bloccò in gola. Non era stata toccata con violenza,al contrario era una presa ferma e delicata al tempo stesso. Si ritrovò di fronte ad un ragazzo alto e incappucciato,riusciva a scorgere a malapena i lineamenti del volto ma non sembrava minaccioso. A sconvolgerla furono gli occhi, illuminati dal lampione della veranda. Erano i più belli che avesse mai visto. Verdi con sfumature ocra attorno alle iridi nere. La voce del ragazzo ruppe il silenzio:"Sei veloce." disse con una voce rassicurante e alzando un sopracciglio." Ora devi ascoltarmi,non ho molto tempo". Lexie non rispose,si limitò ad annuire, e lui continuò:" Ci sono tante cose che non sai, presto persone molto pericolose verranno a cercarti e tu dovrai essere preparata. Mi capisci?" La ragazza annuì di nuovo,non riusciva a parlare. "Domani,subito dopo la scuola,vieni al bar Heven,da sola,e ti spiegherò tutto". Si sentì un rumore forte quasi quanto un tuono,ma era impossibile che lo fosse con un cielo senza nuvole. Lo sconosciuto si guardò velocemente intorno e posò di nuovo lo sguardo su Lexie,che per la prima volta riuscì a parlare:" Non so chi tu sia e cosa voglia da me, ma scordati di..." Non face in tempo a finire la frase che il ragazzo la interruppe :" Domani,dopo la scuola." E se ne andò.
